Quando la diagnostica può salvare la vita

“Oltre 70 milioni di prestazioni di imaging ogni anno in Italia”. Il ministro della Salute Schillaci ha fatto il punto al convegno ‘Sostenibilità in Radiologia’

di Redazione Salus
15 febbraio 2025
Diagnostica per immagini in medicina

Diagnostica per immagini in medicina

“In Italia, ogni anno, vengono eseguite più di 70 milioni di prestazioni di imaging: è evidente la rilevanza che riveste nella medicina moderna il medico radiologo, protagonista nella maggioranza dei processi diagnostici e terapeutici e, in particolare, nella prevenzione secondaria dei tumori". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento al convegno 'Sostenibilità in Radiologia: ricerca, innovazione e responsabilità', promosso a Roma alla Camera di Commercio dalla Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm), in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.

Procedura innovativa su un bambino di 4 anni

"Il radiologo interventista - sottolinea Schillaci - opera direttamente in delicate condizioni cliniche, agisce in maniera mini-invasiva, apre nuove interessanti prospettive di cura. Proprio qualche giorno fa un bambino di 4 anni affetto da una rara patologia al fegato non trattabile chirurgicamente è stato sottoposto con successo ad una innovativa procedura di radiologia interventistica eseguita da due équipe radiologiche. Tutto questo, pone in primo piano l'importanza della formazione delle nuove generazioni di radiologhe e di radiologi, una delle attività preminenti della Sirm, soprattutto in un contesto in continuo mutamento legato all'evoluzione tecnologica che in tempi celerissimi sta trasformando il volto della radiologia, rendendola sempre più efficiente, precisa e sicura, migliorando la qualità di vita dei pazienti".

Apparecchiature di nuova generazione

Le apparecchiature di nuova generazione, aggiunge il ministro, "rendono infatti possibile imaging d'avanguardia con esami accurati, sono minimizzate le esposizioni alle radiazioni. Lo stesso avviene in medicina nucleare, la mia prima specializzazione. Anche qui ci sono cambiamenti in atto: penso soprattutto alla personalizzazione delle terapie con una medicina sempre più a dimensione del singolo paziente".