Diabete di tipo 1, sintomi e cura (anche per i bambini). Presentata oggi a Roma la campagna “Un passo avanti”
La malattia colpisce quasi 300mila persone in Italia, il 10% sul totale dei casi di diabete. Il problema della diagnosi in ritardo e il programma di screening avviato nel 2024. Gli obiettivi della campagna di Sanofi
Roma, 10 dicembre 2024 – Il diabete autoimmune di tipo 1 colpisce quasi 300mila persone in Italia, il 10% sul totale dei casi di diabete. Malattia subdola, occorre prima di tutto una corretta informazione, anche per arrivare a una diagnosi precoce. E si propone proprio di sfatare tanti falsi miti la campagna “Un passo avanti” promossa da Sanofi e presentata oggi a Roma.
Che cos’è il diabete autoimmune di tipo 1
Meno conosciuto del diabete di tipo 2, il diabete autoimmune di tipo 1 è una malattia complessa e insidiosa. Il sistema immunitario attacca per errore alcune cellule del corpo, scambiandole per nemiche e distruggendole. Insorge solitamente in età pediatrica e, se non diagnosticato tempestivamente, può portare a complicanze gravi come la chetoacidosi diabetica, una condizione potenzialmente fatale.
Il problema delle diagnosi in ritardo
Oggi, purtroppo, il 40% delle diagnosi avviene in ritardo, a seguito di un episodio di chetoacidosi, quando la patologia ha già compromesso il metabolismo, causando rischi irreversibili per la salute. Tra i sostenitori della campagna spicca Massimo Ambrosini, ex campione di calcio e padre di un bambino con diabete autoimmune di tipo 1, che si fa portavoce dell’importanza di una maggiore consapevolezza su questa patologia.
La campagna “Un passo avanti”
‘Un Passo Avanti’ si propone di sensibilizzare e responsabilizzare le persone nella gestione del diabete autoimmune di tipo 1, coinvolgendo in particolare genitori, individui con patologie autoimmuni e i familiari di primo e secondo grado di chi vive con il diabete autoimmune di tipo 1. Un elemento distintivo della campagna è il progetto educativo rivolto agli alunni delle scuole primarie, avviato nelle quattro regioni pilota (Lombardia, Marche, Campania e Sardegna), dove è già attivo lo screening per il diabete di tipo 1 varato dalla Legge n. 130 del 15 settembre 2023.
A questo link le info sul diabete di tipo 1
Il programma di screening
Nel 2024 è stato avviato un programma di screening, pietra miliare nel percorso che mira ad anticipare la diagnosi ed evitare un esordio critico di una patologia complessa come del diabete autoimmune di tipo 1, che ancora troppo spesso si manifesta attraverso un episodio di chetoacidosi che rappresenta purtroppo una vera e propria ‘sliding door’ nella vita delle famiglie e dei bambini. Il test, semplice e indolore, consente di individuare precocemente la presenza di autoanticorpi nei bambini di 2-3 e 6-7 anni, segnalando eventuali rischi prima ancora che compaiano i sintomi. Grazie a questa diagnosi tempestiva, è possibile intervenire in modo più efficace, migliorando le prospettive di gestione della malattia e riducendo le complicanze.
Diabete di tipo 1, i sintomi
Come spiega l’Iss – Istituto superiore di sanità – “nel caso del diabete tipo 1 di solito si assiste a un esordio acuto, spesso in relazione a un episodio febbrile, con sete (polidipsia), aumentata quantità di urine (poliuria), sensazione di stanchezza (astenia), perdita di peso, pelle secca, aumentata frequenza di infezioni”.