Ddl liste di attesa, premi per le regioni che rispettano i tempi. Più fondi ai privati
Il decreto è pronto per l'esame da parte del Parlamento. L'iter prenderà ufficialmente il via nei prossimi dal Senato
Il disegno di legge per il contrasto al fenomeno delle liste d’attesa, varato lo scorso giugno da Palazzo Chigi insieme ad un decreto sullo stesso tema, è pronto per l’esame da parte del Parlamento. Il suo iter – come riporta ‘Quotidiano Sanità – prenderà ufficialmente il via nei prossimi giorni a cominciare dal Senato. Il testo, composto da 13 articoli, prevede classi di priorità per gli esami diagnostici cui dovranno corrispondere diverse tempistiche di erogazione della prestazione.
Vengono previste forme premiali per quelle Regioni che garantiscano il rispetto dei tempi massimi di attesa per l’erogazione ai cittadini delle prestazioni sanitarie rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Inoltre, ai fini della valutazione e della verifica dell’attività dei direttori regionali della sanità nonché dei direttori generali delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale, le Regioni assegneranno nell’ambito dei sistemi di valutazione previsti dai rispettivi ordinamenti specifici obiettivi annuali relativi alla riduzione delle liste di attesa, integrando i relativi contratti individuali, ai fini del riconoscimento dell’indennità di risultato.
Come funziona: le novità
Per garantire la completa attuazione dei piani operativi per il recupero delle liste d’attesa, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale potranno avvalersi degli specialisti ambulatoriali interni, già in servizio a tempo indeterminato, su richiesta degli stessi. Si potrà inoltre reclutare il personale del comparto e della dirigenza medica e sanitaria nonché delle professioni sanitarie attraverso contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Presso il Ministero della salute verrà istituito il ”Sistema Nazionale di Governo delle Liste di Attesa” e il registro delle segnalazioni a cui accedono i cittadini, tramite il sito istituzionale del medesimo Ministero, per segnalare problematiche e disservizi in materia di erogazione di prestazioni sanitarie. Vengono incrementati i limiti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati. Potenziamento dei Dipartimenti di salute mentale.