Dati Oms, il 57% degli adolescenti ha consumato alcol e cresce l'abuso

Uno su cinque ha iniziato a consumare e-cig. Preoccupa l'utilizzo di cannabis a scopi ricreativi da parte del 12% dei giovani

di Redazione Salus
28 aprile 2024
Shot glass of whiskey in front of a brain

Più della metà dei quindicenni in Europa (57%) ha sperimentato l’alcol e uno su cinque, evidentemente attratto dalla nicotina e dai prodotti alternativi al fumo di tabacco, ha recentemente iniziato a provare le e-cig. Preoccupa anche il consumo voluttuario di cannabis da parte del 12% dei giovani, in leggero calo rispetto al 14% del 2018. Dunque, il consumo di sostanze voluttuarie tra i giovani appare riemergere ciclicamente, come dimostrano i dati pubblicati dall’Oms Europa.

 

Il rapporto evidenzia che oltre la metà dei quindicenni in Europa ha sperimentato l’alcol nelle diverse tipologie e modalità, compreso il binge drinking. Quest’ultimo è uno stile di consumo di alcolici che si caratterizza per l’assunzione di grandi quantità in un breve lasso di tempo, generalmente durante una singola serata, a volte mescolando birra e superalcolici. Questo comportamento porta spesso a un’alterazione delle capacità cognitive e motorie della persona, una ubriacatura che genera dipendenza, con potenziali danni alla salute fisica e mentale.

 

Da segnalare anche la forte attrazione verso le modalità alternative al fumo di tabacco, preoccupa ad esempio il fatto che un giovane su cinque abbia sperimentato e iniziato con le e-cig, una tendenza in forte crescita che evidenzia l’importanza di una regolamentazione più stringente in materia. Inoltre, il 12% dei giovani intervistati ammette di aver fatto ricorso alla cannabis a scopi ricreativi, un dato che, seppur in leggero calo rispetto al 2018, rimane comunque da tenere sotto osservazione, considerato anche la spinta commerciale crescente verso i derivati della canapa. L’Oms Europa sottolinea che si sta assistendo a una riduzione del divario di genere nel consumo di sostanze voluttuarie, un fenomeno che evidenzia la necessità di un approccio trasversale e inclusivo nella prevenzione e nella gestione delle dipendenze da sostanze.

 

L’Organizzazione mondiale della sanità invita le istituzioni a prendere provvedimenti concreti per contrastare il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani, garantendo una migliore informazione, prevenzione e trattamento per chi ne fa uso. È fondamentale sensibilizzare i giovani sui rischi legati all’abuso di sostanze, promuovendo stili di vita sani e responsabili. Inoltre, è bene investire risorse nella formazione degli operatori sanitari e nella creazione di programmi di prevenzione e trattamento mirati, al fine di ridurre il numero di giovanissimi che si trovano in gravi situazioni di dipendenza.

 

Considerate le premesse, il consumo smodato di sostanze voluttuarie tra i giovani in Europa si configura come un problema che richiede un impegno congiunto da parte degli attori sociali, politici e sanitari. È necessario, secondo gli esperti, intraprendere politiche efficaci di prevenzione e trattamento, al fine di proteggere la salute e il benessere delle nuove generazioni e garantire loro un futuro più sereno e sicuro.