Cuore, diagnosi più accurate con elettrocardiogramma e Holter

La Società Italiana di Cardiologia (SIC) ha emanato un documento di consenso che per la prima volta stabilisce i requisiti per servizi di telecardiologia accurati e affidabili

di Redazione Salus
17 novembre 2021
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La pandemia ha fatto esplodere la necessità di ricorrere alla telemedicina nei suoi vari campi di applicazione. La Società Italiana di Cardiologia (SIC) ha emanato in questi giorni un documento di consenso, in corso di pubblicazione sul Giornale Italiano di Cardiologia, che per la prima volta stabilisce i requisiti necessari per servizi di telecardiologia accurati e affidabili: dai dispositivi medici da utilizzare per il monitoraggio della pressione arteriosa o l’ECG Holter alle piattaforme informatiche più sicure, ogni elemento del percorso del paziente è affrontato per far sì che la qualità dei referti e dei servizi sia massima ovunque, anche nei centri più piccoli o in farmacia, assicurando così equità e qualità di accesso alle cure anche ai pazienti che vivono in aree remote.

 

La pandemia ha necessariamente rinnovato l’interesse per l’erogazione di servizi di assistenza sanitaria a distanza, attraverso tecnologie di telemedicina – spiega Ciro Indolfi, coordinatore pubblicazione, presidente SIC e ordinario di Cardiologia Università Magna Graecia di Catanzaro – Si tratta però di strumenti che devono essere gestiti in maniera corretta, altrimenti si corre il rischio di non erogare un’assistenza che sia davvero di qualità: se per esempio non si utilizza l’elettrocardiografia a 12 derivazioni per l’esame Holter, la ‘fotografia’ dell’attività cardiaca nelle 24 ore non risulta fedele e può portare a decisioni cliniche scorrette. Negli ultimi mesi è stato riscontrato un trend in aumento di alcune fra le prestazioni cardiologiche più richieste, come l’Holter, l’elettrocardiogramma o il monitoraggio della pressione, che si prestano a essere interpretate a distanza. Questi test diagnostici sono disponibili anche in centri sanitari e nelle farmacie, in assenza però di raccomandazioni specifiche su standard tecnici e di percorso che garantiscano la qualità delle prestazioni erogate: per questo abbiamo ritenuto necessario stilare il nostro position paper sulla telemedicina”.