Covid, infettivologi: vaccini in autunno contro le forme gravi

Specialisti Simit, e medici di famiglia della Simg, raccomandano la profilassi partendo dai soggetti più esposti

di Redazione Salus
18 agosto 2023
Male doctor holding syringe making covid 19 vaccination injection dose in shoulder of female patient wearing mask. Flu influenza vaccine clinical trials concept, corona virus treatment, close up view.

Con l’arrivo dell’autunno saranno resettate le strategie nella lotta contro il Covid. Abbiamo casi in aumento ormai ovunque, Italia compresa, ed è venuta meno gran parte degli obblighi, sarà quindi fondamentale adottare misure per proteggere gli anziani e i soggetti vulnerabili più esposti, compresa la profilassi con vaccino aggiornato, efficace anche nei confronti delle varianti più recenti.

 

Con la circolare del 14 agosto, la direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero ha varato le indicazioni preliminari per la campagna di vaccinazione autunnale invernale, volta a proteggere prioritariamente i soggetti fragili, che possono tuttora subire gli effetti più gravi del Sars-Cov2. I medici della Società italiana malattie infettive esprimono soddisfazione per questo provvedimento, che riprende le indicazioni stilate dalla Simit insieme alla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, come anticipato in luglio.

 

Circolare ministeriale

 

Nella circolare ministeriale del 14 agosto si afferma che è previsto l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini a mRNA e proteici (formula aggiornata monovalente XBB 1.5) la cui approvazione da parte di Ema e Aifa è prevista per fine estate inizio autunno e di cui si prevede la disponibilità a partire dal mese di ottobre.

 

Categorie a rischio

 

La campagna mira ad arginare la letalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 partendo dai gruppi che pagano il prezzo maggiore quando si verifica la recrudescenza dei patogeni, persone anziane e con elevata fragilità, donne in gravidanza, operatori sanitari, malati cronici, pazienti immunodepressi. A tutti questi viene raccomandata e offerta una dose di richiamo a valenza 12 mesi con vaccino aggiornato.

 

 

L’immunizzazione è consigliata anche a familiari e conviventi di persone con importanti fragilità. Fatte salve alcune eccezioni, sarà possibile anche la somministrazione in concomitanza con altri vaccini (come quello antinfluenzale).

 

Raccomandazioni degli infettivologi

 

“In Italia si sta verificando un incremento del numero dei casi e persistono in media dieci decessi ogni giorno. I soggetti ultrasessantenni hanno un’immunità ridotta dovuta al fatto che hanno eseguito l’ultimo richiamo vaccinale da più di sei mesi. È auspicabile che la vaccinazione autunnale venga fatta con i vaccini che saranno resi disponibili, sia quelli a mRna che quelli proteici adiuvati”, rileva l’infettivologo Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit. Alle categorie evidenziate, i medici della Simit raccomandano “una dose di richiamo, che avrà valenza 12 mesi, con la nuova formulazione di vaccino aggiornato”.

 

L’invito dei medici di famiglia

 

Nei giorni scorsi un invito a vaccinarsi, in autunno, per proteggersi nei confronti dell’influenza stagionale, nei confronti del Covid-19 e degli altri patogeni, era venuto da Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale. Un appello, quello dell’organizzazione principe dei medici di famiglia, arrivata dopo lo stop all’isolamento per i casi positivi al Covid-19.

 

 

“La raccomandazione – sottolinea Alessandro Rossi, responsabile Simg patologie acute – è anche quella di evitare contatti a rischio in presenza di sintomatologia caratteristica, e fare tamponi nei casi sospetti”. In ogni caso, per quanto riguarda l’autunno, i medici di famiglia raccomandano la vaccinazione contro il Sars-Cov2 con prodotti aggiornati alle più recenti sottovarianti.

 

Profilassi negli States

 

Negli Usa i booster anti-Covid aggiornati da Pfizer e Moderna saranno disponibili a partire dalla terza settimana di settembre. Lo ha precisato Mandy Cohen, responsabile dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Negli States come nel resto del mondo i ricoveri legati all’ultima versione EG.5 sono in aumento: le ospedalizzazioni nell’ultima settimana sono cresciute del 14% e nell’ultimo mese del 60%. Soprannominata Eris, la mutazione è figlia del tipo XBB delle varianti Omicron.