Quanto ci deve preoccupare la malattia misteriosa in Congo

Alessandro Miani, presidente Sima (Società italiana di medicina ambientale): “Tra i punti da capire, come si trasmette e quali sono i rischi per i viaggiatori. Quel paese è un hub di virus”

di Redazione Salus
6 dicembre 2024
Misteriosa malattia dal Congo: quali sono i rischi per i viaggiatori?

Misteriosa malattia dal Congo: quali sono i rischi per i viaggiatori?

Roma, 6 dicembre 2024 - Ma quanto dobbiamo preoccuparci per la misteriosa malattia in Congo? Le informazioni sono frammentarie e anche contraddittorie, a partire dal numero delle vittime. Quali sono le cose che non sappiamo? Ecco le risposte di Alessandro Miani, presidente Sima (Società italiana di medicina ambientale). Proprio mentre l’Italia decide di alzare il livello di attenzione nei porti e negli aeroporti, misura che ieri su Quotidiano.net aveva raccomandato l’epidemiologo Massimo Ciccozzi.

Approfondisci:

Aviaria, Bassetti: “Trasmissione uomo-uomo sempre più vicina”

Aviaria, Bassetti: “Trasmissione uomo-uomo sempre più vicina”

“Malattia in Congo, le domande senza risposta”

“Intanto non conosciamo il numero esatto di vittime e contagiati - osserva Miani -. Fonti locali e internazionali stimano decine di morti e centinaia di contagi, ma i dati non sono verificati a causa delle difficoltà di accesso all’area colpita”.

Di che cosa stiamo parlando?

E non sappiamo, prosegue Miani, “se si tratti di un virus, batterio, o altro. I sintomi includono febbre alta, tosse, anemia grave, e difficoltà respiratorie. Nemmeno è ancora chiaro se la malattia si trasmetta per via aerea, contatto diretto o altri vettori”.

Quanto dobbiamo preoccuparci?

"Sebbene la malattia sia circoscritta, la preoccupazione esiste perché la Repubblica democratica del Congo è stata un epicentro di epidemie come Ebola. Le condizioni sanitarie precarie nella regione aumentano il rischio di diffusione”.

C’è un rischio per i viaggiatori?

“Per ora, il rischio sembra limitato ai residenti e ai visitatori dell’area colpita, ma l’OMS sta monitorando la situazione. L’invio di team internazionali, a partire dall’Oms per arrivare ad altre organizzazioni, dovrebbe ridurre il rischio di un’epidemia globale”.

I precedenti di malattie dal Congo

Miani ricorda che il Congo è di fatto “un hub di virus”. E mette l’accento in particolare su tre malattie arrivate da quel paese: 

  • Ebola, che ha causato epidemie letali con tassi di mortalità fino al 90%. 
  • Marburg, che è simile all’Ebola, ha origine dai pipistrelli e può causare gravi focolai
  • Mpox (vaiolo delle scimmie)