Che cos’è la “droga della risata”, dove viene utilizzata legalmente e quali sono i rischi legati all’uso
Si tratta in realtà del protossido di azoto, utilizzato per gonfiare palloncini ma anche in medicina e nell’industria alimentare
La "droga della risata", che ha tragicamente causato la morte di un giovane 26enne in provincia di Lecce, è in realtà il protossido di azoto, noto anche come ossido di diazoto o gas esilarante. Questa sostanza, che sta diventando sempre più popolare tra i giovani come droga ricreativa, sta suscitando crescente preoccupazione in Europa per i suoi potenziali rischi.
Composizione e caratteristiche
Il protossido di azoto è un gas incolore e quasi inodore, più pesante dell'aria, con formula chimica N2O. Scoperto nel 1772, questo gas ha una lunga storia di utilizzo sia in ambito medico che ricreativo.
Se viene inalato, il protossido di azoto produce effetti psicoattivi come sensazioni di euforia, rilassamento e un temporaneo distacco dalla realtà. Questi effetti sono generalmente di breve durata, il che contribuisce alla sua popolarità come droga ricreativa. Il gas viene solitamente inalato da palloncini riempiti con cartucce da 8 grammi, facilmente reperibili in negozi e online.
Rischi per la salute
Nonostante sia percepito da molti consumatori come relativamente sicuro, l'uso ricreativo del protossido di azoto comporta seri rischi. Può infatti causare avvelenamenti, ustioni localizzate, danni al sistema nervoso e carenza di vitamina B12, che può portare a disturbi neurologici gravi come intorpidimento e debolezza di gambe e braccia, potenzialmente permanenti.
Utilizzi legittimi
Il protossido di azoto ha diversi usi legali. In medicina, ad esempio, viene usato come analgesico e anestetico, specialmente in odontoiatria e pediatria mentre nell'industria alimentare si usa normalmente come propellente per la panna montata. In ambito industriale e scientifico il protossido di azoto viene utilizzato per vari scopi tecnici.
Diffusione e preoccupazioni
L'Emcdda (Centro di monitoraggio europeo su droghe e dipendenze) ha definito l'uso ricreativo del protossido di azoto una "preoccupazione crescente per l'Europa". La sua diffusione è favorita dal basso costo, la facile reperibilità, gli effetti di breve duratae la errata percezione errata di sicurezza.
La morte del giovane 26enne a Lecce evidenzia i pericoli reali associati all'uso ricreativo del protossido di azoto. Nonostante i suoi usi legittimi in vari settori, l'abuso di questa sostanza rappresenta un rischio serio per la salute, soprattutto tra i giovani. È fondamentale aumentare la consapevolezza sui pericoli di questa "droga della risata" e rafforzare il monitoraggio e la ricerca su questa problematica emergente.