Oltre due anni per una visita e l’oculista diventa un miraggio: “Presenterò una denuncia”
Il caso sollevato da Luciano Lo Bianco, presidente della sezione Uildm di Legnano, coinvolto in prima persona. Appuntamento proposto nelle strutture pubbliche legnanesi: il 30 marzo del 2027
Legnano (Milano) – “Mi aspettavo tre, quattro mesi di attesa. E invece mi hanno comunicato che la prima disponibilità era all’ospedale di Cuggiono il 30 marzo 2027”. Luciano Lo Bianco, presidente della sezione cittadina della Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, classe 1953, ha un diavolo per capello. “Sono stato recentemente dall’ottico per rifare gli occhiali e il professionista mi ha detto che un occhio potrebbe presentare un principio di cataratta – racconta –. Così mi ha consigliato di fare un accertamento da un oculista. Mi sono recato dal medico di famiglia, che mi ha prescritto l’impegnativa per una prima visita con tonometria visus. Sulla ricetta è indicato che la prestazione doveva essere erogata entro 30 giorni (visite) e entro 60 giorni (visite strumentali)”. Lo Bianco è andato al Cup dell’ospedale di Legnano. “Al principio non avevo immediatamente compreso, l’attesa fino al 30 marzo mi sembrava un tempo ragionevole - prosegue -. Il 2027 è stata una doccia fredda”.
Ha accettato lo stesso: “Non volevo necessariamente una visita all’ospedale di Legnano, sarei andato in qualsiasi ospedale dell’Asst Ovest Milanese, ma così è troppo. Magari fuori Regione trovo un appuntamento in tempi più ragionevoli, ma vorrei che la mia protesta fosse chiara: questa è la mitica sanità della Regione Lombardia. Le direzioni generali aziendali dovrebbero garantire l’erogazione delle prestazioni richieste. È necessario attrezzarsi subito, bisogna mettere a sistema uno strumento che corregga queste disfunzioni, perché non tutti possono ricorrere al privato e chi non lo può fare deve essere tutelato. Sempre più persone rinunciano alle cure. Voglio dar voce anche a coloro che non ce l’hanno: sia come cittadino lombardo, sia come presidente della Uildm”.
Oltre due anni di attesa, con un sospetto principio di cataratta, sono oggettivamente insopportabili. “In settimana andrò all’Ufficio relazione con il pubblico dell’ospedale di Legnano e presenterò una formale denuncia – riprende –. Quando i tempi di attesa superano quelli stabiliti, si può chiedere alla direzione sanitaria della propria Asl che la prestazione sia fornita in intramoenia, senza dover pagare il medico come privato, ma corrispondendo solo il ticket. Questa sarebbe la strada migliore”.