Anoressia nervosa, i marcatori chiave per un percorso riabilitativo nutrizionale
Lo studio Centro per la cura dei disturbi alimentari di Villa Miralago (Varese) e dall'Università di Milano: dall’apporto calorico alla assunzione proteica

Una scena del film "Fino all'osso" che parla di una ragazza di 20 anni affetta da anoressia nervosa
Milano, 10 marzo 2025 – E' un incubo soprattutto al femminile visto che il 90 per cento dei casi di anoressia nervosa riguardano le donne. Si calcola che colpisca l'1% della popolazione italiana per un per un totale di oltre 540mila pazienti. L'anoressia però è solo uno dei disturbi del comportamento alimentare più diffusi che, secondo gli ultimi dati, interessano oltre 3 milioni di persone (bulimia, binge eating).
- Il nuovo studio
- I marcatori per un percorso riabilitativo
- Riabilitazione nutrizionale
- Assunzione calorica e proteica
Il nuovo studio
Un nuovo studio, condotto dal Centro per la cura dei disturbi alimentari di Villa Miralago (Varese) e dall'Università di Milano, ha chiarito l'importanza di considerare alcuni marcatori chiave nel percorso riabilitativo nutrizionale di pazienti con anoressia nervosa, indipendentemente dal loro genere.
I marcatori per un percorso riabilitativo
Tra questi peso, indice di massa corporea, massa grassa, massa magra, massa cellulare corporea, angolo di fase e marcatori di idratazione. I dati mostrano la necessità di pianificare in modo dinamico e personalizzato l'assunzione di calorie e proteine, al fine di garantire non solo il recupero del peso, ma anche una migliore composizione corporea, entrambi essenziali per il benessere delle pazienti. I risultati, pubblicati sulla rivista Nutrients, proprio in occasione della Settimana nazionale del Fiocchetto Lilla (fino al 15 marzo) dedicata ai disturbi dell'alimentazione, sono il frutto della ricerca di Ileana Terruzzi, professore associato in scienza dell'alimentazione dell'Università degli Studi di Milano e responsabile della convenzione con Villa Miralago, ed Eugenia Dozio, responsabile nutrizione di Villa Miralago, centro di eccellenza del sistema sanitario nazionale nella cura dei disturbi alimentari. Grazie a questa convenzione strategica, che rappresenta un impegno concreto nella ricerca, è stato possibile condurre questo studio sugli aspetti essenziali della riabilitazione nutrizionale nei pazienti con anoressia nervosa.
"L'anoressia nervosa - spiega Dozio - è un grave disturbo psichiatrico caratterizzato da profondi deficit nutrizionali e alterazioni significative nella composizione corporea, nell'integrità cellulare e nell'idratazione. La riabilitazione nutrizionale è fondamentale non solo per il ripristino del peso, ma anche per migliorare la composizione corporea e le funzioni metaboliche. Tuttavia, le strategie ottimali per integrare l'assunzione calorica e proteica al fine di ottenere un recupero equilibrato rimangono poco esplorate.Lo studio si è concentrato sull'analisi dell'interazione tra apporto calorico e proteico nel tempo, valutando i loro effetti sui parametri quantitativi (peso e indice di massa corporea) e qualitativi (composizione corporea e salute cellulare), con l'obiettivo di identificare marcatori predittivi di un recupero ottimale e guidare interventi nutrizionali su misura".
Assunzione calorica e proteica
Lo studio ha coinvolto un totale di 79 pazienti con diagnosi di anoressia nervosa, ricoverati per un periodo di almeno sei mesi presso Villa Miralago, centro specializzato nella cura dei disturbi dell'alimentazione convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Sono state analizzate le cartelle cliniche esaminando parametri antropometrici e di composizione corporea, tra cui peso, indice di massa corporea, massa grassa, massa magra, massa cellulare corporea, angolo di fase e marcatori di idratazione. Le valutazioni sono state effettuate all'inizio del percorso riabilitativo, dopo 3 e 6 mesi. "In particolare, abbiamo analizzato l'effetto dell'assunzione calorica e proteica nel tempo - spiega Ileana Terruzzi i - I risultati mostrano che l'apporto calorico ha influenzato prevalentemente il recupero precoce della massa grassa, mentre l'assunzione proteica è risultata cruciale per preservare la massa magra e favorire la rigenerazione cellulare".