Alzheimer, scoperto un gene che provoca la malattia: “Forse una svolta nelle terapie”

La mutazione di Grin2c è legata alla tossicità neuronale dovuta al glutammato. Ecco perché lo studio è rivoluzionario e come potrebbe cambiare l’approccio medico

di PATRIZIA TOSSI
19 gennaio 2025
Scoperto il gene responsabile dell'Alzheimer

Scoperto il gene responsabile dell'Alzheimer

È stato scoperto un nuovo gene coinvolto nell’Alzheimer, la principale causa di gravi deficit cognitivi più diffusa nel mondo. Si tratta del gene Grin2c, la cui mutazione è trovata in alcuni pazienti affetti da questa grave malattia degenerativa. Ma non solo. I ricercatori hanno inoltre osservato il ruolo che la tossicità neuronale correlata al glutammato può avere nello sviluppo della malattia.

È il risultato di una ricerca appena pubblicata sulla rivista Alzheimer's Research & Therapy - frutto della collaborazione di diversi gruppi di scienziati italiani, impegnati da anni nello studio delle cause genetiche della malattia - e coordinato dall'ospedale Molinette di Torino. “Una scoperta importantissima che potrà dare una svolta nelle terapie della malattia di Alzheimer”, annunciano dalla Città della Salute di Torino.

La scoperta osservando una famiglia

Il gruppo di ricercatori ha studiato per diversi anni una famiglia italiana con malattia di Alzheimer ad esordio senile, scoprendo che era causata da mutazioni nel gene Grin2c, che codifica per una subunità (quando una singola molecola proteica che si assembla con altre, formando una nuova proteina multimerica) del recettore Nmda del glutammato.

Il risultato della ricerca - coordinato da Elisa Rubino, ricercatrice del Centro per la Malattia di Alzheimer e le demenze correlate dell'ospedale Molinette di Torino - è stato reso possibile grazie all'utilizzo di avanzate tecniche di genetica molecolare.

È stato inoltre possibile dimostrare gli effetti che questa mutazione provoca in modelli cellulari, incrementando l'eccitabilità neuronale ed alterando il legame di questa proteina con altre proteine neuronali.

Alzheimer, italiani scoprono nuovo gene che causa malattia
Il gene Grin2C, legato all'Alzheimer, scoperto da ricercatori italiani

Perché lo studio è rivoluzionario

“Ad oggi erano note rare mutazioni nei geni Psen1, Psen2 e App, quali causa di malattia di Alzheimer, principalmente in età presenile”, commenta il neurologo Innocenzo Rainero, che aveva contribuito già nel 1995 all'identificazione di Psen1. “Questa scoperta suggerisce il ruolo di rare mutazioni genetiche anche come causa della malattia in età senile”.

“Ci aspettiamo che Grin2C sia una causa molto rara di malattia di Alzheimer - dice Elisa Rubino - tuttavia l'aspetto più significativo della ricerca è la conferma del ruolo che i meccanismi di eccitotossicità correlata al glutammato possono avere nello sviluppo della malattia”.  

Cosa c’entra il glutammato con l’Alzheimer?

Ecco cosa centra il glutammato con l’Alzheimer. “Quando il glutammato interagisce con il recettore Nmda sui neuroni - continua la ricercatrice Elisa Rubino - si apre un canale che promuove l'ingresso di ioni calcio. Se questa stimolazione è eccessiva, si provoca un'intensa eccitazione del neurone che porta alla morte cellulare”.

Dal punto di vista clinico, è particolarmente interessante rilevare come, prima dello sviluppo del deficit cognitivo, i pazienti portatori della mutazione abbiano sviluppato per anni un disturbo dell'umore di tipo depressivo.

La gestione della malattia di Alzheimer richiede, oggi, un approccio multidisciplinare, basato sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e su trattamenti farmacologici mirati a modulare diversi target terapeutici. Il nuovo studio necessiterà lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di ridurre l'eccitotossicità cerebrale da glutammato per rallentare la progressione di questa drammatica malattia.

Cosa sappiamo oggi della malattia

La malattia di Alzheimer - ricorda una nota delle Molinette - è la principale causa di gravi deficit cognitivi ed è divenuta uno dei maggiori problemi sanitari a livello mondiale. La ricerca scientifica ha dimostrato che la malattia è il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici e numerosi fattori ambientali, quali ipertensione, obesità, diabete, depressione ed isolamento sociale. Questi fattori favoriscono la deposizione nel cervello di due proteine tossiche, la beta amiloide e la proteina tau, responsabili della neurodegenerazione.