Vaccino contro il cancro ai polmoni: come funziona e perché è rivoluzionario. "Vogliamo migliorare la sopravvivenza"

É uno scienziato inglese il primo paziente a sottoporsi alla sperimentazione. Il farmaco stimolare l'organismo a combattere le cellule tumorali che esprimono i marcatori del tumore ed evitare le recidive

di PATRIZIA TOSSI
24 agosto 2024

Un vaccino contro il cancro. Quello che sembrava un sogno impossibile potrebbe presto diventare realtà: un paziente inglese ha ricevuto la prima dose solo pochi giorni fa. È stata avviata in sette Paesi la sperimentazione del primo vaccino al mondo contro il cancro ai polmoni a base di mRNA. Progettato per “uccidere” la forma più comune di cancro ai polmoni e impedirne la ricomparsa, secondo i ricercatori ha il potenziale di salvare migliaia di vite.

 

Il cancro al polmone è il tumore più diffuso nel mondo, con 1,8 milioni di decessi all’anno. I tassi di sopravvivenza dei pazienti con forme avanzate della malattia, in cui il tumore si è diffuso, sono particolarmente bassi. Ora gli esperti stanno testando un nuovo farmaco che istruisce l’organismo a dare la caccia alle cellule tumorali e a ucciderle, impedendo al tumore di tornare.

 

“Stiamo entrando in questa nuova ed entusiasmante era di sperimentazioni cliniche di immunoterapia basata su mRna per valutare il trattamento del cancro ai polmoni”, spiega Siow Ming Lee, oncologo dell’University College London, Hospitals Nhs Foundation Trust, che sta conducendo la sperimentazione nel Regno Unito. “È semplice da somministrare e si possono selezionare antigeni specifici nella cellula cancerosa, e poi prenderli di mir”. Il primo a ricevere il vaccino in Gran Bretagna è stato Janusz Racz, un 67enne di Londra.

 

Vogliamo migliorare i tassi di sopravvivenza – conclude Lee – si spera che questo vaccino a mRna, oltre all’immunoterapia, possa fornire una spinta in più. Speriamo di passare alla fase 2, e alla fase 3 della sperimentazione, con l’auspicio che questo possa diventare lo standard di cura in tutto il mondo e salvi molti pazienti affetti da cancro ai polmoni”.

 

Cosa sappiamo del vaccino

 

Conosciuto come Bnt116 e prodotto da BioNTech, il vaccino è progettato per trattare il tumore polmonare ‘non a piccole cellule’, Nsclc, la forma più comune della malattia. La sperimentazione clinica della fase 1 è il primo studio sull’uomo del Bnt116 ed è stata avviata all’interno di 34 siti di ricerca in sette Paesi: Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Ungheria, Polonia, Spagna e Turchia.

 

Il vaccino utilizza l’Rna-messaggero, simile ai vaccini Covid-19, e funziona presentando al sistema immunitario i marcatori tumorali del Nsclc per stimolare l’organismo a combattere le cellule tumorali che esprimono tali marcatori.

 

La sperimentazione

 

Nel Regno Unito sono presenti sei ospedali, situati in Inghilterra e Galles, e il primo paziente britannico a ricevere il vaccino ha ricevuto la dose iniziale martedì scorso. Complessivamente, sono 130 i pazienti – di cui una ventina del Regno Unito – che saranno arruolati per ricevere il vaccino insieme all’immunoterapia. Si tratta di malati in fase iniziale, quindi prima della chirurgia o della radioterapia, e di pazienti in fase avanzata o con tumore recidivante.

 

Chi è Janusz Racz, il primo vaccinato al mondo

 

Il primo a ricevere il vaccino in Gran Bretagna è stato Janusz Racz, un 67enne di Londra. Per lui la diagnosi era arrivata a maggio scorso e subito dopo ha iniziato chemio e radioterapia. Scienziato specializzato in intelligenza artificiale, Racz dice di essere consapevole che “il progresso della scienza, soprattutto in medicina, sta nel fatto che le persone accettino di essere coinvolte in tali indagini”.

 

“Più velocemente questa metodologia verrà implementata in tutto il mondo e più persone verranno salvate”, aggiunge. Racz ha ricevuto sei iniezioni consecutive a distanza di cinque minuti l’una dall’altra nell’arco di mezz’ora. Farà il vaccino ogni settimana per 6 consecutive e poi ogni tre settimane per 54. Il suo sogno? Avere la meglio sul tumore e realizzare l’ambizione di una vita: completare la maratona di Londra.