Vaccinazioni per viaggi all'estero, quali servono e dove rivolgersi

Sono già 15 milioni di italiani in vacanza a luglio, uno su tre ha scelto una destinazione internazionale

6 luglio 2023
viaggiare-salute

Le vaccinazioni sono un requisito indispensabile per viaggiare sicuri all’estero. Sono già 15 milioni di italiani in vacanza a luglio, uno su tre ha scelto una destinazione internazionale. A seconda della destinazione, del periodo di permanenza lontani da casa, e tenendo presente pure le condizioni di salute personali, sono diverse le tipologie di vaccini consigliate e, talvolta, obbligatorie. È pertanto di cruciale importanza avviare le procedure in anticipo rispetto alla data prevista di partenza. Di seguito riportiamo un riepilogo diffuso dalla Società italiana di igiene e medicina preventiva.

 

Proteggersi dalle infezioni

Le immunizzazioni utili e necessarie quando ci apprestiamo a fare i turisti in giro per il mondo sono tantissime: si va dal classico vaccino DTPa (tetano difterite pertosse) al vaccino antipolio, dal vaccino anti-Epatite B alla vaccinazione contro morbillo parotite erosolia, passando per le somministrazioni contro l’Epatite A, l’Encefalite giapponese, la Febbre Gialla, la meningite meningococcica, la Rabbia, la febbre tifoide e l’encefalite da zecche. Molte di queste variano a seconda della destinazione prescelta, e si sommano, come protezione, alle misure igieniche e comportamentali.

 

Copertura insufficiente

Prima di un viaggio all’estero proviamo a riepilogare le vaccinazioni obbligatorie e con quelle raccomandate, di routine, per tutti. Il vaccino DTPa (tetano difterite pertosse), l’antipolio, quello per l’epatite B, l’anti morbillo parotite rosolia e l’anti-HPV sono vaccinazioni efficaci contro patologie infettive che in parte soffrono ancora di una copertura che deve ancora raggiungere livelli ottimali nella popolazione.

 

Richiami decennali

Il vaccino DTPa necessita di un richiamo decennale e vede ad esempio una copertura, a 2 anni dalla nascita, del 94,04% a livello nazionale (dati 2020, coorte 2018), a fronte di una soglia ottimale del 95%. Allo stesso modo, anche il morbillo e l’Epatite B vedono una copertura vaccinale che fatica a raggiungere il livello ottimale raccomandato, con tassi di copertura rispettivamente del 91,79% e del 94,01% a 24 mesi (dati 2020, coorte 2018).

 

Epatite B

La vaccinazione contro l’Epatite B è raccomandata per tutti i viaggiatori che si recano in Paesi o in aree a rischio (l’infezione è particolarmente diffusa in Africa e Asia). Questa rientra tra le vaccinazioni obbligatorie in Italia a partire dalla nascita e rimane perciò raccomandata per tutti gli adulti non precedentemente vaccinati o appartenenti a categorie a rischio quali i diabetici, i dializzati, soggetti con infezione da HIV o con altra epatopatia cronica.

 

Rabbia

Altre vaccinazioni raccomandate o richieste obbligatoriamente, a seconda delle aree dove si intende recarsi, sono l’Epatite A, l’Encefalite giapponese (JE), la Febbre Gialla, la Meningite meningococcica (A, C, Y, W, B, X), la Rabbia, la febbre tifoide e l’Encefalite da zecche (TBE).

 

Encefalite giapponese

La vaccinazione per l’Epatite A è rivolta ai viaggiatori che desiderano visitare Paesi in Africa, Asia, del bacino Mediterraneo, Medio Oriente, Centro e Sud America, mentre quella contro l’Encefalite giapponese (JE), è raccomandata per chiunque si rechi in Asia.

 

Febbre gialla

Il vaccino contro la febbre gialla dev’essere eseguito almeno 10 giorni prima della partenza, fornisce una validità per tutta la vita ed è richiesto obbligatoriamente per l’accesso in diversi Paesi dell’Africa centrale, occidentale e orientale e del Sud America in cui la malattia è endemica.

 

Salmonella typhi

A tutti coloro che si recano nei paesi della cintura subsahariana è raccomandata la vaccinazione contro la meningite meningococcica mentre quella antirabbica è consigliata per tutti i viaggiatori diretti in aree endemiche di Asia, Africa e America Latina. La vaccinazione contro la febbre tifoide, invece, va considerata da chiunque si rechi in aree endemiche, in India o in zone con ceppi di Salmonella typhi resistenti agli antibiotici (Vietnam, Tajikistan).

 

Malaria

I viaggiatori che hanno intenzione di recarsi, durante le stagioni più calde, in aree endemiche, boschive e rurali – principalmente in Austria, Cina, Repubblica Ceca, Paesi Baltici, Slovenia, Svezia, Svizzera ed alcune aree della Norvegia e della Russia meridionale – dovrebbero considerare la vaccinazione contro l’encefalite da zecche. La chemioprofilassi contro la malaria, infine, è rivolta a chi si vuole recare in vaste zone di Asia, Africa, America latina e centrale, isole caraibiche e Oceania.

 

Covid-19

Dal mese di luglio, aggiungiamo noi, la piattaforma del sistema informativo nazionale ha cessato l’aggiornamento telematico della certificazione verde Covid-19. In caso di necessità i documenti si potranno ottenere comunque, richiedendoli presso le aziende sanitarie. Si contano sulle dita di una mano le nazioni che richiedono oggigiorno il green pass ai controlli in aeroporto. Nel dubbio, sempre bene conservare una prova di avvenuta vaccinazione o immunizzazione anti-Covid, o un test negativo refertato.

 

Dove informarsi

In questo elenco sono stati omessi, per ovvi motivi, tanti utili vaccini di cui tanto si parla (antinfluenzale, sinciziale, papillomavirus, herpes zoster, antipneumococcica eccetera) semplicemente perché esulano dall’elenco di quelli legati al turismo e ai viaggi all’estero. Per maggiori informazioni rivolgersi presso l’Azienda sanitaria locale di appartenenza. Tra i siti da consultare si segnala VaccinarSì (www.vaccinarsi.org), portale istituito dalla Società Italiana d’Igiene (Siti) e ViaggiareSicuri  (www.viaggiaresicuri.it) un servizio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

 

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