Tumore del rene: casi in calo, ma solo tra gli uomini
In aumento, invece, i casi nelle donne. Fortunatamente, più di sette pazienti su dieci sono vivi a cinque anni dalla diagnosi
Malattia senza sintomi: come riconoscerla
Il tumore del rene generalmente è asintomatico e non dà segnali specifici se non quando è ormai in fase avanzata, per questo la diagnosi di solito avviene per caso, durante esami eseguiti per altri motivi. Ci sono comunque dei sintomi a cui prestare attenzione: “Sangue nelle urine, dolore al fianco, presenza di una massa palpabile a livello addominale e calo ponderale – spiega Giuseppe Fornarini, coordinatore del Dipartimento di urologia al Policlinico San Martino di Genova – spesso sono presenti solo in fase metastatica. Conoscerli può aiutarci ad ascoltare meglio il nostro corpo”.
La diagnosi precoce diventa quindi fondamentale per una prospettiva di guarigione. “Oggi, in Italia – prosegue Fornarini – 144.400 persone vivono dopo la scoperta della malattia. Più di sette pazienti su dieci sono vivi a cinque anni dalla diagnosi. Questi risultati sono possibili grazie a un’integrazione di cure farmacologiche, sistemiche o loco regionali. Per anni abbiamo sofferto dell’assenza di trattamenti, ma oggi lo scenario è cambiato e si aprono importanti prospettive. Anche per le persone con la malattia in fase avanzata sono sempre più concrete le possibilità di sopravvivenza a lungo termine, grazie a terapie innovative. I pazienti con diagnosi di malattia in stadio avanzato possono vivere a lungo anche grazie alla disponibilità di trattamenti in combinazione e la parola “cronicizzazione” è diventata una realtà consolidata, infatti, quasi il 50% di essi oggi sopravvive a cinque anni”.
L’importanza dell’ascolto
Per sensibilizzare la popolazione su questa neoplasia, che solo nel 2022 ha colpito 435.000 persone nel mondo, si celebra, ogni anno, il ‘World Kidney Cancer Day’, la Giornata internazionale di informazione sul tumore del rene, ideata dall’International Kidney Cancer Coalition (Ikcc), la rete internazionale indipendente di associazioni pazienti provenienti da 45 Paesi diversi. “Questa giornata – spiega Tonia Cinquegrana, presidente di Anture, Associazione nazionale tumore del rene – è un’ulteriore occasione per ridurre i confini e migliorare la collaborazione tra associazioni dei pazienti, società scientifiche e istituzioni a livello globale. È importante utilizzare tutti gli strumenti per far conoscere questa patologia e colmare gli attuali gap che incontrano coloro che ci convivono giorno per giorno. Sono ancora numerose le sfide da affrontare, a cominciare dalla qualità di vita, durante e dopo le cure, che deve essere sempre garantita. Diversi studi hanno dimostrato che i risultati migliori si ottengono quando i pazienti e i medici condividono le decisioni terapeutiche”.
Quest’anno il World Kidney Cancer Day ha scelto come claim “We need to listen”, ovvero “Abbiamo bisogno di ascoltare”, un tema che viene declinato in diverse forme quali: condivisione delle decisioni terapeutiche, necessità di una seconda opinione, corretta informazione e ricerca di fonti attendibili e verificate.