Terapia del dolore nei neonati prematuri: l’allarme choc lanciato da Stoccolma
"Il 90% dei bebè viene sottoposto a cure dolorose”. Secondo uno studio dell’Istituto Karolinska, mancano trattamenti e scale di valutazione adeguati per valutare il reale livello di sofferenza
È ancora assente una terapia del dolore per i bimbi nati prematuri, spesso sottoposti a procedure salvavita dolorose. Il 90% dei bebè che vengono partoriti tra la 22esima e la 23esima settimana di gestazione sono sottoposti a cure invasive che causano molto dolore: dal trattamento ventilatorio all'alimentazione tramite sondino, oppure l'inserimento di cateteri nei vasi sanguigni e diverse procedure chirurgiche.
Lo sostiene la più ampia indagine finora condotta sul dolore nelle cure neonatali, pubblicata sulla rivista Pain e condotta a Stoccolma dall'Istituto Karolinska. “È urgente sviluppare scale di valutazione migliori o tecniche fisiologiche per misurare il dolore, spiega il pediatra Mikael Norman. "Sono necessari anche trattamenti migliori per il dolore, forse con combinazioni di farmaci con un rischio minore di effetti collaterali”, aggiunge.
La scoperta choc dei ricercatori svedesi
I ricercatori hanno scoperto che i bambini nati molto prematuri, tra la 22a e la 23a settimana di gestazione, presentavano la percentuale più alta di condizioni mediche dolorose e dovevano essere sottoposti a procedure di terapia intensiva dolorose quasi ogni giorno durante il primo mese dopo la nascita.
Lo studio riguarda 3.686 bambini nati tra le 22 e le 31 settimane di gestazione dal 2020 al 2024. Il tempo totale di osservazione è stato di oltre 185.000 giorni di assistenza. La terapia intensiva neonatale comporta procedure che possono essere dolorose, come il trattamento ventilatorio, l'alimentazione forzata tramite sondino, l'inserimento di cateteri nei vasi sanguigni e procedure chirurgiche.
“Richiede anche vari test e indagini che possono comportare dolore”, afferma Mikael Norman, professore di pediatria presso il Dipartimento di scienza clinica, intervento e tecnologia del Karolinska Institutet e ricercatore principale dello studio.
Cure dolorose per il 90% dei prematuri
Il 90 percento dei neonati estremamente prematuri è stato sottoposto a procedure dolorose. Nonostante ciò, gli operatori sanitari hanno riferito che solo il 45 percento dei bambini ha provato dolore. Tuttavia, ancora molto resta da fare, infatti, proprio i neonati più piccoli, ovvero quelli maggiormente esposti al dolore, hanno ricevuto la percentuale più bassa di trattamento con morfina. “Questo potrebbe essere un caso di trattamento inadeguato”, conclude Norman.