Morbillo, casi in aumento: i pediatri smontano le fake news sui vaccini
Dopo le dichiarazioni di Kennedy Jr su ruolo della vitamina A sulla mortalità del virus, i medici insorgono e smontano le notizie che circolano in rete senza fondamento scientifico

Aumentano i casi di morbillo nel mondo
Correre ai ripari ed invertire presto la rotta. Secondo l’ultimo aggiornamento del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie (ECDC), il morbillo è in forte ripresa in diversi Paesi dell’UE. Dopo il calo osservato durante la pandemia di Covid-19, nel 2023 i casi sono tornati a salire, raggiungendo un totale di 32.265 contagi tra febbraio 2024 e gennaio 2025.
L’Italia è fra i Paesi più colpiti, con 1.097 casi registrati, seconda solo alla Romania (27.568). A seguire Germania (637), Belgio (551) e Austria (542).
La ripresa della trasmissione è dovuta principalmente ad una insufficiente copertura vaccinale: l’86% delle persone colpite non era vaccinato. Questa situazione conferma che senza un’adeguata protezione anticorpale la malattia può diffondersi rapidamente causando anche complicazioni gravi.
La situazione preoccupa anche gli Stati Uniti dove sono stati registrati focolai preoccupanti, come quello esploso in Texas, alimentato dalle scarse coperture vaccinali in alcune comunità. Restando negli Usa, negli scorsi giorni, il segretario della Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr. (da sempre scettico sui vaccini), ha asserito che la vitamina A “può ridurre drasticamente la mortalità per morbillo”. A seguito delle dure polemiche degli scienziati, intorno a questa affermazione, il noto politico ha chiarito che si stava riferendo a cosa succede dopo che qualcuno si è infettato, non prima.