Reflusso gastrico e polmonite: ecco perché serve un microbiota in equilibrio

L’immunologo Mauro Minelli spiega gli effetti dei microrganismi nell’intestino sulle cause e i sintomi dell’acidità che porta alla polmonite ‘ab ingestis’. Cosa significa e qual è la differenza tra microbiota e microbioma

di PATRIZIA TOSSI
8 febbraio 2025
Il microbiota in equilibrio pul prevenire il reflusso gastrico

Il microbiota in equilibrio pul prevenire il reflusso gastrico

Polmonite 'ab ingestis' e reflusso gastrico, come il microbiota può aiutare a liberarsi dai sintomi. “Spesso siamo di fronte a quadri patologici insospettati: ecco perché un serve microbiota in equilibrio”. A spiegarne i motivi è l'immunologo clinico Mauro Minelli, Mauro Minelli, docente di nutrizione alla Lum. Spesso scambiato per una malattia da reflusso gastro-esofageo, il quadro clinico è invece “causato da un'aumentata concentrazione di microrganismi nell'intestino tenue”. E i farmaci anti-reflusso possono essere “inefficaci, se non addirittura controproducenti”.

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Quali sono i sintomi 

I segni clinici premonitori della polmonite 'ab ingestis' - che si sviluppa a causa dell'ingresso di materiali estranei nell'albero bronchiale, spesso proveniente per via orale o gastrica, come nel caso del reflusso - possono essere “la disfonia, cioè un'alterazione del timbro della voce - spiega Minelli - la disfagia, cioè una soggettiva sensazione di difficoltà a deglutire, un ‘ingravescente raclage’, cioè un fastidio alla gola che porta alla tosse e ad una sensazione di soffocamento, talvolta una percezione di dolore laringeo che si accentua durante l'assunzione di alimenti o farmaci per via orale, fino ad arrivare, nei casi in cui materiale estraneo dovesse pervenire nelle basse vie respiratorie, ad una vera e propria dispnea con ipossiemia correlate al quadro clinico di una polmonite 'ab ingestis”.

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Le cause della polmonite da ingestione

“Tra le cause possibili di questa condizione morbosa, al di là di eventuali patologie esofagee o laringee, malattie neurologiche, procedure anestesiologiche, convulsioni o episodi violenti di vomito, va certamente menzionato il reflusso gastro-esofageo - precisa - clinicamente caratterizzato da bruciore di stomaco, rigurgito acido con possibile mal di gola, raucedine, tosse, sapore metallico, alitosi”.

“In tutti i casi di malattie acido-correlate - prosegue Minelli - come, appunto, la malattia da reflusso o la gastrica cronica o l'ulcera peptica complicata o meno da infezione da helicobacter pilory, gli inibitori di pompa protonica (Ipp), comunemente indicati con il termine rassicurante di 'gastroprotettori', sono i farmaci più usati, talvolta per tempi straordinariamente lunghi, molto più lunghi di quanto ragionevolmente si potrebbe e si dovrebbe immaginare”.

Ecco perché il microbiota è importante

L’immunologo Minelli spiega quali sono gli effetti del microbiota sul reflusso. “Le nuove scienze del microbioma - dice - ci pongono di fronte a quadri patologici insospettati magari caratterizzati dalla classica fenomenologia reflussiva per la quale la terapia con i cosiddetti gastroprotettori potrebbe essere inefficace se non addirittura controproducente. Nello specifico il riferimento è alla Sibo (Small Intestinal Bacterial Overgrowth o Sovraccrescita Batterica Intestinale), una condizione clinica molto più frequente di quanto non si possa immaginare, spesso scambiata per malattia da reflusso gastro-esofageo ed invece causata da un'aumentata concentrazione di microrganismi nell'intestino tenue”.

Differenza tra microbiota e microbioma

Spesso usati come sinonimi, in realtà i termini microbiota e microbioma indicano due concetti molto diversi tra loro. Il microbiota è la popolazione di microrganismi (batteri, funghi, protozoi e virus) che colonizza un ambiente in un determinato lasso di tempo. Per microbioma si intende, invece, la totalità del patrimonio genetico espresso dal microbiota.

Ogni organismo vivente ha il proprio genoma, ovvero uno specifico patrimonio genetico: il microbioma è il genoma del microbiota, il patrimonio genetico di tutto il complesso dei microrganismi presenti nell’organismo.