Record di trapianti, l’Italia ai primi posti in Europa. Schillaci: “Migliori performance di sempre”

Nel 2024 sono stati eseguiti 4.692 interventi salvavita. Crescono le donazioni: le regioni più virtuose. Tutti i dati e i casi più eclatanti

di Redazione Salus
13 gennaio 2025
Record di trapianti e donazioni di organi in Italia

Record di trapianti e donazioni di organi in Italia

Anno da record per trapianti in Italia. Nel 2024 le donazioni di organi sono cresciute e gli interventi salvavita hanno toccato punte mai viste prima. Un segnale positivo che fa sperare per un futuro migliore per i tantissimi pazienti in lista d’attesa. E l’Italia scala la classifica europea della donazioni, piazzandosi ai primissimi posti.

"Dopo gli ottimi risultati del 2023, possiamo dire con grande piacere che nel 2024 la Rete nazionale trapianti ha registrato le migliori performance mai realizzate fino ad oggi. Nel 2024 sono stati realizzati ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto all'anno precedente". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo oggi alla presentazione dei dati preliminari dell'attività della Rete nazionale trapianti nell'anno 2024.

I dati del 2024

Con un +2,7% in più rispetto all’anno precedente, le donazioni di organi sono state 2.110. È cresciuto anche il numero di trapianti eseguiti: 4.692, 226 in più rispetto al 2023. Si tratta dei valori più alti mai registrati. Circa la metà dei trapianti (2.393) sono di rene (+6,6% rispetto al 2023); quelli di cuore sono stati 418 (+13%). In aumento i trapianti di fegato, 1.732 (+1,8%), mentre in lieve calo quelli di polmone (da 188 a 174); stabili quelli di pancreas (36). Sono i dati che emergono dal Rapporto sulle donazioni e i trapianti in Italia presentato oggi al ministero della Salute.

A trainare i trapianti di cuore nello scorso anno è stata soprattutto la crescita della donazione a cuore fermo, cioè quella da pazienti la cui morte viene accertata dopo un arresto cardiaco di almeno 20 minuti: le donazioni di questa tipologia sono aumentate del 30,8% rispetto al 2023 (276) e i trapianti conseguenti del 39,3% (621). Nel 2024, quelli da donazione a cuore fermo hanno rappresentato il 13,2% di tutti i trapianti realizzati.

Schillaci: “Cifre più alte di sempre”

“Nell'anno appena concluso – spiega il ministro Schillaci - l'Italia ha raggiunto le cifre più alte di sempre nei tassi di donazione e trapianti, nonché le percentuali di crescita annuali più elevate, superando i numeri già da record del 2023. Numeri straordinari resi possibili grazie alla generosità e alla solidarietà dei donatori di organi, delle loro famiglie e delle associazioni di volontariato. A loro va il mio più sentito ringraziamento".

Secondo il ministro si tratta di “dati importanti che ci inorgogliscono, ma c'è ancora molto da fare - ha sottolineato - se consideriamo che persiste una criticità, legata al tasso di opposizioni al Comune al momento dell'emissione e rinnovo della carta d'identità elettronica, aumentato di circa il 3%”.

Le regioni più virtuose

Per quel che riguarda le donazioni, nel 2024, il tasso di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone, superando per la prima volta quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi. Le Regioni con il tasso più elevato di donazioni sono Toscana (49,4 donatori per milione), Emilia-Romagna (45,5) e Veneto (44,7). Si registra, però, una importante crescita anche nelle regioni meridionali: Sicilia +5,7 punti per milione, Campania +3,1, Calabria +2,7.

Nel 2024 è stato raggiunto il numero più alto di sempre anche per le donazioni (410) e i trapianti (1.095) di cellule staminali ematopoietiche da non consanguinei.

In quasi il 90% dei casi le cellule sono state prelevate da sangue periferico, la modalità meno invasiva, molto simile a una donazione di sangue. Positivo anche il trend di crescita dei donatori di midollo osseo: per la prima volta gli iscritti attivi nel registro Ibmdr (cioè le persone disponibili a donare) hanno superato il mezzo milione (512.194, +3,1%).

“Strategica la collaborazione con l'Anci – ha continuato il ministro della Salute - con la quale, insieme al Centro Nazionale Trapianti, nei mesi scorsi abbiamo lanciato una campagna informativa in oltre 1.000 Comuni per incentivare sempre più persone a esprimere la propria volontà al momento del rinnovo o rilascio della Carta d'Identità presso il proprio comune, assieme alle altre azioni previste di sensibilizzazione previste per il 2025".

I casi più eclatanti del 2024

Oggi “migliaia di persone” sono in vita grazie al trapianto di organi, tessuti e cellule. Schillaci ha quindi ricordato alcune storie di speranza che hanno segnato la fine del 2024: “Penso all'uomo che ha scelto di donare da vivo uno dei suoi due reni affidandolo alla Rete nazionale trapianti e riportando così ad una vita normale ben tre pazienti tra Padova, L'Aquila e Bologna; al recente primato nel campo dei trapianti di cuore nella donazione da soggetto deceduto a cuore fermo raggiunto da Padova.

"Storie di rinascita”

"E ancora: il trapianto di polmone doppio che a Torino ha salvato la vita di un uomo nella notte di Capodanno fino al papà di nazionalità greca che ha donato parte del suo fegato alla figlia di 11 mesi, nell'ambito di una specifica collaborazione attiva tra Italia e Grecia, sotto l'egida del Centro Nazionale Trapianti". Sono solo alcune tra le "moltissime storie di rinascita, rese possibili da una crescita della cultura della donazione e dall'eccellenza del sistema trapiantologico italiano, che è tra i più avanzati in Europa per qualità delle prestazioni, coordinamento e organizzazione capillare, capacità di cura e assistenza", ha concluso.