La proteina Hmga1 risveglia i geni: nuova speranza per il cuore

I risultati di uno studio olandese potrebbero essere utili per nuove cure contro l’insufficienza cardiaca

di Redazione Salus
6 febbraio 2025
Rigenerazione cardiaca

Rigenerazione cardiaca

Un'importante scoperta arriva dal mondo della ricerca genetica. Una proteina, denominata Hmga1, si è rivelata in grado di attivare i geni responsabili della rigenerazione del muscolo cardiaco. Nello specifico, questa macromolecola è stata individuata nei pesci zebra, organismi noti per la loro capacità di rigenerare i tessuti danneggiati. È quanto è emerso da uno studio condotto nei Paesi Bassi dall'Hubrecht Institute, guidato da Jeroen Bakkers e pubblicato sulla rivista ‘Nature Cardiovascular Research’. 

Rigenerazione cardiaca

Dopo un infarto, il cuore umano perde milioni di cellule muscolari che non possono ricrescere. Ciò spesso porta all'insufficienza cardiaca, in cui il cuore fa fatica a pompare il sangue in modo efficace. A differenza degli esseri umani, i pesci zebra sviluppano nuove cellule muscolari cardiache. Sono cioè dotati di capacità rigenerativa. Quando un cuore di pesce zebra è danneggiato, può ripristinare completamente la sua funzione entro 60 giorni. “Non capiamo perché alcune specie riescano a rigenerare il loro cuore dopo una lesione mentre altre non ci riescono”, spiega Jeroen Bakkers, responsabile dello studio. “Studiando i pesci zebra e confrontandoli con altre specie, possiamo scoprire i meccanismi della rigenerazione cardiaca, con potenziali applicazioni terapeutiche per l’uomo”, ha spiegato Bakkers.

Riparazione molecolare

La proteina Hmga1 agisce come una sorta di "sveglia molecolare", sbloccando la cromatina – la struttura che compatta il DNA e che regola l’espressione genica, influenzando la capacità delle cellule di proliferare – e riattivando così i geni silenti della riparazione dei tessuti. Tuttavia, dopo un infarto, questa proteina non viene più prodotta nel cuore umano o in modelli animali osservati in laboratorio, anche se è ancora presente il gene che la codifica.

Nella ricerca condotta su alcuni modelli animali, il team ha applicato la proteina direttamente sul cuore danneggiato, stimolando la rigenerazione delle cellule cardiache. “Questi risultati offrono una base per sviluppare terapie geniche capaci di riattivare il potenziale rigenerativo del cuore umano”, ha sottolineato Bakkers. Tuttavia, il percorso è ancora lungo: “Dobbiamo perfezionare e testare ulteriormente la terapia prima di poterla applicare in ambito clinico. Il prossimo passo sarà verificare se la proteina funziona anche sulle cellule cardiache umane in coltura (prelevate da tessuti umani e fatte crescere in laboratorio)”.

Nuove strade terapeutiche

Il team di ricerca dei Paesi Bassi ha confrontato l'attività del gene Hmga1 nei pesci zebra, nei modelli animali e negli esseri umani. Nei cuori umani, come in quelli degli animali osservati in laboratorio, la proteina Hmga1 non viene prodotta dopo un infarto. Tuttavia, il gene legato a Hmga1 è presente ed è attivo durante lo sviluppo embrionale. “Questo fornisce una base per le terapie geniche che potrebbero sbloccare il potenziale rigenerativo del cuore negli esseri umani”, ha spiegato Bakkers. Tali scoperte sulla Hmga1, inoltre, potrebbero aprire la strada a nuove terapie per il trattamento dell'insufficienza cardiaca.