Prossimo obiettivo: sconfiggere le metastasi
Grandi progressi nella ricerca, ma per prevenire molte neoplasie serve contrastare di più obesità, fumo, alcol e vita sedentaria
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Grandi progressi nella ricerca, ma per prevenire molte neoplasie serve contrastare di più obesità, fumo, alcol e vita sedentaria
Farmaci di ultima generazione, nuovi approcci terapeutici e chirurgia all’avanguardia: in oncologia la ricerca fa grandi passi avanti. Il cancro sta diventando sempre di più una malattia cronica in molti casi, con una lunga sopravvivenza, ed il prossimo obiettivo, afferma il direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia, Roberto Orecchia, è puntare alla guarigione anche delle metastasi. "Oggi – afferma - non solo il tumore, ma anche la presenza di metastasi non è più una sentenza definitiva: sempre più riusciamo a controllare la malattia grazie all’utilizzo di terapie a bersaglio, impensabili solo a pochi anni fa. È ragionevole iniziare a porsi come obiettivo futuro, per alcuni tumori, la guarigione dalle metastasi". E la ricerca: verso terapie sempre più personalizzate, a 360 gradi, per ogni singolo paziente. Perché ogni paziente è ‘unico’.
Ma i progressi delle terapie sovrebbero essere accompagnati da una maggior prevenzione, adottando stili di vita corretti per prevenire decine di neoplasie, se si considera che la sola obesità si lega direttamente alla possibile insorgenza di 12 tipi di tumori, da quello all’intestino e al pancreas alla mucosa uterina ed il seno. Gli stili di vita come antidoto, dunque: un messaggio più volte ripetuto ma non nancora davvero assimilato. A rilanciarlo è l’Associazione italiana di oncologia medica Aiom. I numeri sono in crescita: nel 2022, nel mondo, sono stati 20 milioni i nuovi casi di cancro e 9,7 milioni i decessi. Nel 2024, solo in Italia sono stimate 390mila nuove diagnosi.
Ci sono anche delle buone notizie: se infatti per alcune forme di tumore i progressi sono più lenti, i dati dell’ultimo rapporto ‘I numeri del cancro in Italia 2024’ dell’Aiom indicano che ben la metà di chi si ammala potrà guarire, poiché arriverà ad avere la stessa aspettativa di vita di chi non si è mai ammalato di cancro. Ed ancora: nel 2024 diminuisce la mortalità tra i giovani e aumenta il numero di chi vive da anni con una diagnosi oncologica, sfiorando i 3,7 milioni. Numeri che potrebbero però calare drasticamente proprio attraverso prevenzione e stili di vita: il 40% delle morti per tumore è infatti causato da fattori di rischio modificabili, in particolare da fumo, consumo di alcol, sedentarietà ed eccesso ponderale. Ma su questo fronte, i risultati restano insoddisfacenti: gli italiani obesi sono 4 milioni, ma meno del 50% dei cittadini a rischio riceve consigli dai medici sulle sbagliate abitudini che vanno bandite.
La prevenzione, è il monito del presidente Aiom Francesco Perrone, "deve essere sempre più al centro della nostra attenzione e delle nostre azioni". Inoltre, rileva il presidente della Fondazione Aiom Saverio Cinieri, "è stato dimostrato che i problemi di natura finanziaria determinano una riduzione della sopravvivenza dei pazienti oncologici, con un rischio di morte più alto del 20%, anche in un servizio sanitario universalistico come il nostro. Ora è necessario allargare l’orizzonte dei programmi di prevenzione, considerando l’impatto degli ostacoli economici sull’adesione agli stili di vita sani"’.