Pronto Soccorso durante le festività: come gestire indigestione e intossicazione

Consigli per affrontare le emergenze tipiche delle festività: indigestione, abuso di alcolici e intossicazione da monossido di carbonio.

di DANIELE COEN*
8 dicembre 2024
Consigli per affrontare le emergenze tipiche delle festività: indigestione, abuso di alcolici e intossicazione da monossido di carbonio.

Consigli per affrontare le emergenze tipiche delle festività: indigestione, abuso di alcolici e intossicazione da monossido di carbonio.

di Daniele Coen

A chi lavora in Pronto Soccorso le festività di fine anno portano emozioni contrastanti. Da un lato, tocca lavorare anche quando quasi tutti se ne stanno a casa con i propri familiari. Se non sarà la Vigilia, sarà il giorno di Natale. Se non sarà la notte di San Silvestro, sarà Capodanno. D’altra parte, però, in questo periodo si respira un’aria diversa anche in ospedale. I pazienti ti fanno gli auguri, qualcuno porta addirittura un panettone e nella cucina del reparto si riesce a volte a fare un brindisi frettoloso.

Intanto, dalla porta entrano, tra le altre, tante persone con i disturbi tipici di questo periodo, ai quali farò qualche accenno senza alcuna pretesa di completezza.

Le indigestioni, innanzitutto, che trovano il loro migliore rimedio nella prevenzione e che devono essere evitate soprattutto dagli anziani e da chi ha problemi cardiaci. Non solo perché le tollererebbero con più difficoltà, ma anche perché un problema grave come l’infarto può presentarsi con quello che sembra un mal di stomaco, a volte accompagnato dal vomito. Si rischia dunque di sottovalutare un disturbo preoccupante o al contrario, per prudenza, di passare la notte di fine anno a brindare con gli operatori del Pronto Soccorso per quello che poi si rivelerà essere solo un eccesso alimentare. Senz’altro meglio la seconda scelta, anche se, potendo, sarebbe meglio evitare tutte e due.

Quando si eccede con gli alcolici, invece, due sono le cose importanti da fare: tenere la persona sotto controllo, evitando che intraprenda azioni pericolose come guidare o avvicinarsi troppo alla ringhiera di un balcone, ed evitare di indurre il vomito. Stimolare il vomito non è una buona idea perché non risolverebbe il problema, dato che l’alcol viene assorbito molto velocemente. Inoltre, in una persona molto assopita, potrebbe causare inalazione di materiale gastrico nelle vie aeree. Per la stessa ragione, se qualcuno vomita spontaneamente ed è poco vigile, sarà opportuno distenderlo su di un fianco (posizione di sicurezza) per evitare che, restando supina, possa inalare. Se chi ha bevuto troppo non si risveglierà a dei richiami un po’ energici sarà comunque opportuno un giro in ospedale.

Infine, vorrei citare un problema che causa ogni inverno diverse vittime: l’intossicazione da monossido di carbonio. Quando durante una tavolata più di una persona si lamenta di mal di testa, nausea, vomito o confusione, prima di pensare a un’intossicazione alimentare collettiva, chiedetevi se avete una caldaia a gas in casa, se l’avete fatta revisionare regolarmente, se state usando un camino che non utilizzate da tempo o una stufa a gas senza tiraggio esterno. Se la risposta ad una di queste domande è sì, spalancate le finestre, cambiate stanza e poi veniteci a trovare in Pronto Soccorso. Verificheremo di cosa si tratta, se davvero è monossido vi somministreremo ossigeno ad alti flussi e, quando starete meglio, troveremo anche il tempo per scambiarci gli auguri.

Daniele Coen, medico d’urgenza, già Direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Niguarda di Milano