Procreazione assistita, ci pensa l'intelligenza artificiale

Una nuova tecnologia per la coltura degli embrioni permetterà di monitorarne il processo di sviluppo in tempo reale

di MANUELA MARZIANI
4 settembre 2024
Team Prof.ssa Nappi

 

Le variazioni delle condizioni ambientali, infatti, possono avere un impatto significativo sull’efficacia del sistema di coltura e sul corretto sviluppo embrionale; questo nuovo strumento, in cui ogni singola camera di incubazione è dotata di un microscopio e di una fotocamera ad alta definizione, consentirà di acquisire immagini in tempo reale senza dover estrarre gli embrioni dall’incubatore.

 

Questo permetterà di limitare i movimenti in cui è necessaria l’apertura dell’incubatore, assicurando un micro-ambiente per l’embrione ancora più stabile e minimizzando lo stress causato dall’apertura del coperchio.

 

Il sistema, inoltre, è integrato con uno strumento per la valutazione dello sviluppo dell’embrione basato sull’intelligenza artificiale, che potrà assistere l’embriologo potenziando la sua capacità di classificare degli embrioni e nel processo decisionale.

 

Lo strumento è stato acquisito grazie al finanziamento di una ricerca corrente dal titolo ‘Ricerca di fattori predittivi dell’outcome di procedure di fertilizzazione in vitro in donne affette da disordini autoimmuni: dai marcatori biologici all’intelligenza artificiale’, ottenuto dalla professoressa Manuela Monti dell’università di Pavia, in collaborazione con la dottoressa Claudia Omes, biologa e responsabile del Laboratorio di Embriologia e seminologia della SSD Ostetricia e Ginecologia 2 – Procreazione medicalmente assistita.