Ormoni in menopausa, cuore a rischio con la terapia sostitutiva: le ultime scoperte

Uno studio svedese ha rilevato una correlazione tra alcune pillole a base di estrogeni e progestinici e malattie cardiache, ictus e gravi coaguli del sangue

di PATRIZIA TOSSI
28 novembre 2024
Terapia ormonali sostitutive e i rischi sul cuore

Terapia ormonali sostitutive e i rischi sul cuore

Entrare in menopausa può essere fonte di stress per il corpo delle donne. Il cambio ormonale può portare disagi, ma la scienza mette in allerta sui pericoli delle terapie sostitutive. Alcune compresse a base di estrogeni e progestinici possono causare un rischio più elevato di malattie cardiache, ictus e gravi coaguli del sangue. A dirlo è uno studio svedese pubblicato dal British Medical Journal (Bmj).

Cosa dice lo studio svedese

Secondo lo studio pubblicato dal Bmj, alcune compresse della terapia ormonale sostitutiva (Tos) contenenti sia estrogeni che progestinici sono associate a un rischio più elevato di malattie cardiache e di rari, ma gravi, coaguli di sangue, noti come tromboembolia venosa (Tev) nelle donne in età prossima alla menopausa.

Un'altra compressa di terapia ormonale sostitutiva chiamata ‘tibolone’ è stata associata a un aumento del rischio di malattie cardiache, infarto e ictus, ma non di coaguli di sangue, “evidenziando i diversi effetti delle diverse combinazioni ormonali e dei metodi di somministrazione sul rischio di malattie cardiovascolari”, affermano i ricercatori.

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Terapia ormonale sostitutiva: perché si usa

La terapia ormonale sostitutiva (Tos) viene utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa, come vampate di calore e sudorazioni notturne, e sono disponibili diversi trattamenti a seconda dei sintomi. Alcuni studi precedenti hanno suggerito un legame tra la terapia ormonale in menopausa e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, ma mancano informazioni sui rischi associati ai diversi tipi di terapia durante l'età di transizione della menopausa.

Per affrontare questo problema, i ricercatori hanno deciso di valutare l'effetto dell'attuale terapia ormonale in menopausa sul rischio di malattie cardiovascolari in base alla via di somministrazione e alla combinazione di ormoni.

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I dati della ricerca

I loro risultati si basano sui dati di 138 studi emulati (studi osservazionali che imitano gli studi clinici), che hanno coinvolto 919.614 donne sane in Svezia di età compresa tra 50 e 58 anni, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2020, che non avevano utilizzato la terapia ormonale nei due anni precedenti. Hanno escluso le donne con una storia di malattie cardiache, ictus, arterie ristrette o cancro e che avevano subito un intervento chirurgico per rimuovere le ovaie, un'isterectomia o una sterilizzazione.

Utilizzando le registrazioni delle prescrizioni mensili, le donne sono state assegnate a uno degli otto gruppi di trattamento ormonale per la menopausa: terapia orale combinata continua, terapia orale combinata sequenziale, estrogeno orale non contrastato, estrogeno orale con progestinico locale, tibolone, terapia transdermica combinata, estrogeno transdermico non contrastato o nessuna terapia ormonale per la menopausa.