Nel Dna dei centenari un segreto che fa ringiovanire il cuore

La proteina Lav-Bpifb4 oggetto di studi, assicura lunga vita all'apparato cardiovascolare

di Redazione Salus
26 gennaio 2023

Dopo aver individuato nel Dna dei centenari una variante genetica della proteina Bpifb4, subito chiamata Lav-Bpifb4 (dove “Lav” sta per “Longevity Associated Variant”), uno studio italo-inglese ne ha verificato la capacità di far ringiovanire il cuore, portando indietro l’orologio biologico dei tessuti cardiaci addirittura di 10 anni. Finanziato da Ministero della Salute e British Heart Foundation, il lavoro è stato coordinato da Annibale Puca dell’Irccs MultiMedica di Milano di Milano e da Paolo Madeddu dell’Università di Bristol, con successiva pubblicazione sull’autorevole Cardiovascular Research.

Muscolo cardiaco

Nell’arco di tre anni i ricercatori italiani hanno condotto una sperimentazione in vitro su cellule del cuore di pazienti anziani sottoposti a trapianto cardiaco presso l’ Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, mentre quelli britannici hanno eseguito specifici test sui topi.

Aggiungendo al mezzo di coltura la proteina Lav-Bpifb4 prodotta in laboratorio, gli studiosi dell’Irccs MultiMedica di Milano hanno constatato un vero e proprio processo di ringiovanimento cardiaco indotto dalla ripresa del funzionamento dei periciti, le cellule predisposte alla costruzione di nuovi sanguigni, che originariamente risultavano invece deteriorati e quindi meno efficienti. Il fenomeno osservato in Italia è stato quindi confermato dalla sperimentazione a Bristol, dove gli scienziati hanno iniettato tramite vettore virale in topi anziani e in altri di mezza età la stessa proteina Lav-Bpifb4 per verificarne l’effetto sul cuore.

L’esito dei test condotti in Inghilterra è stato infatti altrettanto sorprendente: nei topi è stata riscontrato un netto miglioramento della vascolarizzazione del muscolo cardiaco, associato a una maggiore capacità di gittata del sangue e a un decremento della fibrosi cardiaca, cioè dei processi che alterano la struttura e la funzionalità dei tessuti del cuore. Un risultato che, secondo quanto scritto dagli stessi ricercatori, “corrisponde a un riavvolgimento dell’orologio biologico del cuore dell’uomo di oltre 10 anni”.

Diabete e aterosclerosi

Verificate le proprietà di ringiovanire il cuore della proteina Lav-Bpifb4, l’obiettivo è ora quello di proseguire nella ricerca per arrivare in futuro a impostare efficaci terapie in pazienti affetti da disturbi cardiocircolatori dovuti a cause diverse.

“Attualmente sono in corso studi in vivo che impiegano la proteina Lav-Bpifb4 nel cuore anziano, nel cuore diabetico e nell’aterosclerosi. Ci auguriamo di poterne presto testare l’efficacia anche nell’ambito di trial clinici su pazienti con insufficienza cardiaca”, ha affermato nel commentare lo studio Annibale Puca, capo-laboratorio presso l’Irccs MultiMedica di Milano e professore all’Università di Salerno.