Microbioma, così cambia la salute della donna

Il professor Franco Vicariotto: "Cistiti, candida e vaginiti sono in realtà infiammazioni. Con i biotici possiamo evitare l’abuso di antibiotici"

di FRANCA FERRI
16 marzo 2025
Il professor Franco Vicariotto: "Cistiti, candida e vaginiti sono in realtà infiammazioni. Con i biotici possiamo evitare l’abuso di antibiotici"

Il professor Franco Vicariotto: "Cistiti, candida e vaginiti sono in realtà infiammazioni. Con i biotici possiamo evitare l’abuso di antibiotici"

Il microbioma, l’insieme di batteri e virus che abitano nel nostro intestino, è un fattore fondamentale per la nostra salute. Negli ultimi anni gli studi scientifici hanno sempre più evidenziato come la disbiosi (ovvero lo squilibrio tra batteri) provochi infiammazione e incida su diverse patologie. Più recente l’approccio che sottolinea come la differenza di genere caratterizza il microbioma in modo diverso tra donne e uomini. Un aspetto che viene approfondito in un volume scritto a quattro mani dal prof. Franco Vicariotto (ginecologo presso l’ospedale Humanitas-San Pio X di Milano, nella foto piccola a destra) e dalla dottoressa Silvia Soligon (nutrizionista). “Microbioma al femminile. Soluzioni biotiche in ginecologia: manuale per healthcare professionals“ offre ai clinici e ai caregiver una panoramica esaustiva sulle prospettive di cura delle patologie uro-ginecologiche, prendendo in considerazione la modulazione del microbioma.

Professor Vicariotto, perché un libro specifico sul microbioma femminile?

"Perché abbiamo finalmente scoperto le differenze del microbioma nell’intestino di donne e uomini: ora possiamo parlare di ’genderoma’, che va oltre il microbioma".

Cosa cambia, tra microbioma maschile e femminile?

"Possiamo dire che l’uomo è più ’semplice’. La donna attraversa tre fasi importanti della vita, fasi in cui le variazione degli ormoni femminili creano grandi variazioni del microbioma femminile. Dobbiamo sempre partire dall’intestino, esaminare l’infiammazione intestinale per capire come questa agisce sui due diversi assi: verso l’alto, cioè verso il cervello, e verso il basso, cioè verso l’apparato uro-ginecologico".

Una conoscenza che porta a profondi cambiamenti terapeutici...

"Sì, perché finora sbagliavamo il target: chiamavamo infezioni quelle che spesso sono infiammazioni cioè disbiosi, o disordini. La classica vaginite, la candida da fungo, le cistiti: venivano bersagliate di antibiotici, con un sollievo temporaneo, ma dopo 15 giorni la paziente è da capo".

Evitare l’abuso di antibiotici è sempre più una priorità...

"Alla base di molti studi sull’evoluzione del microbioma c’è soprattutto l’attenzione all’antibiotico-resistenza: pensavamo che tutti i batteri fossero nemici, e li abbiamo bombardati di antibiotici. In questi ultimi quindici anni, non solo abbiamo scoperto che non sono tutti nemici, ma sopratutto che vogliono vivere in pace dentro il nostro corpo. Uccidere i batteri buoni con gli antibiotici ha già innescato meccanismi molto negativi: quando gli antibiotici servono sui batteri cattivi non funzionano più. E di antibiotico resistenza si muore: i casi, anche in Italia, sono moltissimi".

Candida, cistiti, vaginiti: cosa va fatto, invece?

"Serve rimettere in pace l’ambiente vaginale o vescicale, riportando il microbioma in eubiosi, cioè in equilibrio".

Come si procede?

"Con prodotti naturali: il mondo dei biotici, che comprende probiotici, prebiotici e post biotici".

Il libro è scritto a quattro mani con la dottoressa Silvia Soligon, nutrizionista: come si coniugano nutrizione e ginecologia?

"Il discorso alimentazione è fondamentale quando si parla di intestino: è da lì che partono tutti i vettori infiammatori verso i diversi distretti femminili. Ed è per questo che il nutrizionista è fondamentale in questo processo. È una figura importantissima: non è il dietologo che fa dimagrire, ma una persona che ’insegna a mangiare correttamente’".

Il volume è interessante anche per i non addetti ai lavori, ma è destinato principalmente a medici e cargiver. Perché questa scelta?

"Per mettere ordine tra concetti nuovi e fornire strumenti scientifici a tutti coloro che abbiamo definito ’healthcare professionals’ della salute femminile: dall’ostetrica al fisioterapista al medico di medicina generale, al ginecologo. Dobbiamo essere un po’ più open-minded, come già accade in Nord Europa: non è solo il ginecologo, ma c’è un gruppo di persone che si occupa del mondo donna. Il volume è diretto a questo insieme di persone. Con le sue 320 pagine, di cui circa 60 di bibliografia, è più di un manuale per la gestione e nel trattamento di alcune patologie dovute dovuta al microbioma femminile nelle varie età della donna".

Un approccio davvero innovativo: come viene accolto?

"Molto bene, per fortuna. Anche all’estero. abbiamo accolto le richieste di traduzione in inglese e spagnolo, e presto usciranno in queste lingue"