Medici di famiglia a rischio estinzione: in Lombardia ne mancano all’appello 1.525,
Il rapporto Gimbe lancia di nuovo l’allarme. La Lombardia è anche la regione dove il rapporto fra camici bianchi e numero d’assistiti è il più sfavorevole

Un medico impegnato in una visita a un paziente
Milano, 4 marzo 2025 – Una categoria "a rischio estinzione" in Italia: è quella dei medici di famiglia (o anche Medici di Medicina generale, Mmg), in deficit di 5.500 unità, con le situazioni più critiche in Lombardia, dove ne mancano 1.525, e Veneto (-785). A fronte di migliaia di pensionamenti, 7.300 entro il 2027, infatti, il numero di giovani medici che scelgono questa professione continua a diminuire. Sarà forse anche per l'elevato numero di pazienti, con il 51,7% dei medici generici che è sovraccarico di assistiti, avendone oltre 1.500 a testa. Lo indica il rapporto della Fondazione Gimbe, da cui emerge anche che, nel 2024, non sono state assegnate il 15% delle borse di studio per medici di famiglia, con punte di oltre il 40% in sei regioni.
Popolazione anziana
Una disaffezione, quella verso la professione, che si manifesta mentre l'invecchiamento della popolazione aumenta sempre più i bisogni di assistenza: gli over 80, infatti, sono triplicati in 40 anni e più della metà sono affetti da due o più malattie croniche. I dati, secondo il report, parlano da soli: dal 2019 al 2023 i medici famiglia sono diminuiti del 12,7%. E la Lombardia – la regione italiana più popolosa con oltre 10 milioni di abitanti – è fra quelle che registrano la situazione più critica. Se al primo gennaio 2024, la carenza complessiva di medici in tutta Italia, nella sola Lombardia ne mancano all’appello 1.525. Un raffronto con altre quattro grandi regioni dà l’idea della situazione nella nostra regione: in Veneto ne mancano 785, in Campania 652, in Emilia Romagna 536 e in Piemonte 431.
Rapporti di forza
E qual è la proporzione fra numero di medici e assistiti? A livello italiano, secondo gli ultimi dati gennaio 2023, i 37.260 medici di medicina generale avevano in carico quasi 51,2 milioni di assistiti con una media di 1.374 assistiti. In Lombardia questa media si aggrava. In Lombardia, infatti, ogni medico gestisce 1.529 assistiti. Alla crisi della medicina generale, nota il report, "oggi la politica intende rispondere con una riforma radicale. Governo e Regioni concordano sulla necessità di passare dal rapporto di convenzione a quello di dipendenza per i medici di medicina generale, con l'obiettivo primario di garantirne la presenza nelle Case di Comunità e negli altri servizi della Asl. "Eppure – spiega il presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – non è stata condotta alcuna valutazione di impatto che dimostri l'efficacia di questa soluzione: un'analisi approfondita dovrebbe considerare gli effetti economici, contributivi, organizzativi e professionali di una riforma di tale portata".