Immunoterapia e medicina di precisione nella cura dei tumori. I medici: “Efficaci anche nei casi più difficili”
Ne hanno parlato a Pavia 120 oncologi provenienti da tutta Italia
Vengono dall’immunoterapia le speranze di una maggiore sopravvivenza per le persone che si ammalano di tumore. A cambiare la pratica clinica è lo studio Keynote-A18, conosciuto anche come Engot-cx11/GOG-304 e coordinato da una ricercatrice italiana, la professoressa Domenica Lorusso, secondo la quale l’immunoterapia in combinazione con la chemioradioterapia (CRT) concomitante, ha ridotto il rischio di morte del 33%.
Ogni anno, in Italia, sono circa 2.500 le nuove diagnosi di tumore della cervice uterina. “È una delle cause principali di morte da cancro nelle donne a livello globale, ma i progressi terapeutici degli ultimi anni non hanno dimostrato un beneficio di sopravvivenza significativo per le pazienti con malattia localmente avanzata ad alto rischio – rimarca Domenica Lorusso – La combinazione di pembrolizumab con la chemioradioterapia concomitante esclusiva aumenta in modo statisticamente significativo e clinicamente rilevante la sopravvivenza globale in queste pazienti. Per la prima volta in oltre 20 anni in cui non vi sono stati reali progressi, questa combinazione cambia lo standard di cura, finora rappresentato dalla sola chemioradioterapia concomitante”.
Se ne è parlato a Pavia con oltre 120 oncologi provenienti da tutta Italia si sono radunati per riportare e divulgare nel nostro Paese le principali novità internazionali della ricerca oncologica. Per l’edizione 2024 è stata scelta Pavia, sotto la responsabilità scientifica di Laura Locati, professoressa associata di oncologia medica dell’Università di Pavia e direttrice della struttura complessa di oncologia medica della Maugeri di Pavia, nonché componente del direttivo dell’associazione W4O Italy, che si propone di fare rete con i colleghi oncologi in tutta Italia: “L’idea alla base dell’incontro era di creare un momento di confronto sullo stato della ricerca oncologica destinato ai tanti colleghi italiani”.
Quest’anno temi cardine del convegno è stato l’innovativo ruolo dell’immunoterapia nella lotta ad un sempre maggior numero di tumori. “I farmaci innovativi rappresentano una delle più importanti chiavi di sviluppo dell’oncologia mondiale ed ora vengono testati con buona efficacia anche nella pratica clinica per le patologie più gravi – spiega la presidente di Women For Oncology Italy, Rossana Berardi -. Le cure più tradizionali come la radioterapia e la chemioterapia mantengono il proprio ruolo nella lotta ai tumori, ma ora l’immunoterapia e la medicina di precisione rappresentano fattori di notevole efficacia nel contrasto alle patologie più severe o rare”.
“C’è un tema – sottolinea Laura Locati – di notevole interesse sui trattamenti molecolari mirati, sui nuovi farmaci, sull’immunoterapia sempre più anticipata e combinata ad altre strategie terapeutiche e sempre meno utilizzata da sola. Ed in particolare cerchiamo di ottenere target più precisi per affrontare le patologie oncologiche con maggiore efficacia”