Glaucoma, cosa c'è da sapere per prevenirlo

Di fondamentale importanza sono i controlli regolari dall’oculista, in particolare per quanto riguarda la pressione oculare

di REDAZIONE
10 agosto 2024
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Non c’è dubbio che tra le patologie più insidiose in assoluto che possono colpire il nervo ottico ci sia il glaucoma, condizione che se non trattata nella maniera adeguata può portare, con il passare del tempo, alla cecità totale. Per evitare lo scenario peggiore è di fondamentale importanza giocare d’anticipo sulla prevenzione, per quanto esistano comunque anche diversi fattori che non è possibile controllare.

 

Cosa c’è da sapere

 

Questa grave malattia, che potenzialmente può condurre ad un’invalidità del 100%, è causata da un aumento incontrollato della pressione intraoculare, che danneggia progressivamente il nervo ottico, compromettendo così il campo visivo.

 

Il nervo ottico è essenziale per la trasmissione delle informazioni visive dalla retina al cervello. Quando la pressione all’interno dell’occhio aumenta, questo delicato nervo può subire danni irreversibili.

 

Il glaucoma è, a volte, chiamato “ladro silenzioso della vista” perché nelle fasi iniziali può essere quasi del tutto asintomatico. La perdita della visione, infatti, avviene gradualmente e il danno visivo è spesso percepito solo quando è già avanzato ed è troppo tardi per intervenire.

 

Diagnosi precoce: è importante

 

La diagnosi precoce rappresenta l’unica arma efficace per prevenire l’aggravarsi della patologia, rendendo imprescindibili le visite regolari dall’oculista, che andrebbero svolte almeno una volta all’anno, per sicurezza. Una volta arrivati nello studio del medico la pressione dell’occhio sarà registrata dall’esperto con un semplice soffio in un occhio e poi nell’altro, un’operazione che fornirà al medico un risultato immediato.

 

Il monitoraggio della pressione intraoculare e del nervo ottico, insieme alla valutazione del campo visivo, sono strumenti chiave per la diagnosi della patologia. Una visita oculistica completa, ad ogni modo, comprenderà anche l’esame della retina e la misurazione dello spessore corneale per evidenziare eventuali problematiche che possano apparire come campanelli d’allarme.

 

Ci sono inoltre da prendere in considerazione alcuni fattori di rischio elevati, come una storia familiare di glaucoma, miopia severa o diabete, così come l’ipertensione arteriosa o – nel caso di alcuni sportivi – l’utilizzo prolungato di steroidi.

 

Prevenzione quotidiana

 

Al di là del check up medico periodico, ci sono una serie di altre misure consigliate dalla American Academy of Ophtamology che è possibile applicare nella vita di tutti i giorni e che, al di là del glaucoma, possono aiutare qualunque paziente a limitare altri problemi di salute futuri.

 

Il diabete di tipo 2, per esempio, si combatte a tavola, riducendo le quantità di alimenti zuccherati e ultra processati e aumentando in parallelo il consumo di frutta e verdura. Uno stile di vita corretto in questo senso contribuirà anche ad abbassare la pressione arteriosa e a mantenerla sotto controllo.

 

Un discorso simile vale altresì per qualunque attività sportiva, anche blanda, da svolgere quotidianamente o tre o quattro volte alla settimana (una semplice passeggiata, per chi non ha tempo o mezzi, andrà benissimo).

 

L’astensione dal fumo è un altro fattore chiave: questa pessima abitudine è associata a molte patologie oculari, incluso il glaucoma, poiché può ridurre l’afflusso di sangue al nervo ottico e aumentare la pressione intraoculare. Limitare il consumo di caffeina è un’altra delle tante misure preventive che possono contribuire a ridurre il rischio.

 

Come curarsi

 

Per coloro che sono già affetti da glaucoma, invece, la gestione della malattia richiede un approccio integrato e sfaccettato. Le opzioni terapeutiche oggi a disposizione dei pazienti comprendono colliri specifici che riducono la pressione intraoculare, interventi laser e, nei casi più severi, interventi chirurgici.