Giornata Mondiale della Salute 2025: perché i primi 1.000 giorni sono cruciali per la salute del bambino
“Il futuro dei neonati non è condizionato solo dal corredo genetico, ma anche da ciò che succede molto prima della nascita”. Lo spiega l’esperta di ostetricia Irene Cetin

Giornata Mondiale della Salute 2025: focus sui neonati
Migliorare la salute e la sopravvivenza materna e neonatale: è questo il focus scelto per celebrare la Giornata Mondiale della Salute 2025 del 7 aprile 2025. L'Organizzazione Mondiale della Sanità pone quest'anno l'attenzione su benessere materno-infantile con il motto ‘Healthy beginnings, hopeful futures’, sottolineando l'importanza dei primi 1.000 giorni di vita del bambino e della necessità anche per la donna di ricevere tutte le cure necessarie nelle fasi che precedono e seguono ogni parto. Ogni anno, infatti, 300mila donne muoiono per complicanze in gravidanza e oltre 2 milioni di neonati non sopravvivono al primo mese.
Perché sono importanti i primi mille giorni
"Dal pre-concepimento alla gravidanza fino ai primi due anni: quelli che vengono oggi riconosciuti come i primi mille giorni di vita, sappiamo essere estremamente importanti per la crescita e lo sviluppo di ogni bambino”, spiega Irene Cetin, direttrice dell'Ostetricia del Policlinico di Milano e docente all'Università degli Studi di Milano.
Basi per la salute futura
“Già molto prima della nascita – continua la dottoressa – le condizioni ambientali in cui l'embrione, il feto e poi il neonato si sviluppano possono porre le basi per la salute futura anche a lungo termine. Non è, dunque, soltanto il corredo genetico a incidere sul benessere di un bambino, ma esiste una plasticità evolutiva che interviene in risposta agli stimoli esterni. Per questo i genitori hanno bisogno di conoscere quali sono gli stili di vita e le scelte che in diversi ambiti possono influenzare positivamente la vita che sarà”, conclude Irene Cetin.