Demenza fronto- temporale, una speranza per rallentare i sintomi
Un trattamento con endocannabinoidi potrebbe rallentare la progressione dei sintomi nella demenza frontotemporale. Questo il risultato di uno studio pubblicato...
Un trattamento con endocannabinoidi potrebbe rallentare la progressione dei sintomi nella demenza frontotemporale. Questo il risultato di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Brain Communications dal gruppo di ricerca diretto da Giacomo Koch, vice-direttore scientifico della Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma e ordinario di Fisiologia presso l’Università di Ferrara. La ricerca ha dimostrato l’efficacia della Palmitoiltanolamide (PEA) ultramicronizzata insieme all’antiossidante flavonoide luteolina (Lut) nel ridurre i sintomi cognitivi e la progressione della malattia in un periodo di sei mesi. La demenza frontotemporale è una patologia neuro- degenerativa che interessa primariamente i lobi frontali e/o temporali del cervello e rappresenta la terza causa di demenza più frequente nella popolazione generale oltre ad essere la prima causa di demenza neurodegenerativa nella popolazione non anziana con oltre il 70% dei casi
che si manifesta tra i 45 e i 65 anni di età.