È nato un contraccettivo iniettabile: perché è diverso dagli altri e come agisce
Levonorgestrel rilascia microcristalli a lunga durata che si ‘assemblano’ come un puzzle. Gli scienziati: “La ricerca sarà estesa ad altri farmaci”

Ora il contraccettivo può essere iniettato
La contraccezione è un campo della ginecologia in costante evoluzione e, per questo, i metodi e gli strumenti per evitare gravidanze sono molteplici e sempre più performasnti. Tuttavia, dalla pillola all’anello vaginale, passando per la spirale e il bastoncino sottocutaneo, ciascun contraccettivo porta con sé il disagio di ricordarsi date e giorni, di imparare tecniche di utilizzo o il doversi sottoporre a interventi chirurgici ambulatoriali.
Ora però, i ricercatori del Massachusets General Hospital, del Brigham and Women’s Hospital e del MIT (Massachusets Institute of Technology) di Boston, sembrano avere trovato la soluzione. Hanno sviluppato un nuovo impianto contraccettivo a lunga durata somministrabile con una semplice iniezione. Pubblicati su Nature Chemical Engineering, i risultati dello studio ottenuti su modelli preclinici, forniscono infatti, la base tecnologica per sviluppare iniezioni contraccettive auto-somministrabili che potrebbero imitare il rilascio di farmaco a lungo termine tipico dei dispositivi impiantati chirurgicamente.
Levonorgestrel: si ‘assembla’ come un puzzle
Gli impianti contraccettivi tradizionali sono piccole barrette flessibili che, inserite chirurgicamente sottocute, rilasciano lentamente i farmaci eliminando il doversi ricordare ogni giorno di prendere la pillola. Il team di ricercatori guidati da Giovanni Traverso, capo della divisione di gastroenterologia nel dipartimento di medicina al Brigham and Women’s Hospital, ha sviluppato un nuovo approccio per somministrare il farmaco contraccettivo Levonorgestrel (LNG) attraverso l'auto-assemblaggio di microcristalli iniettabili a lunga durata d'azione (SLIM).
Gli SLIM agiscono come minuscoli pezzi di puzzle che, una volta iniettati nel corpo, subiscono uno scambio di solventi che permette loro di assemblarsi in un unico impianto solido che rilascia lentamente il farmaco man mano che la superficie si erode.
Perchè è innovativo
A differenza di tecnologie simili, questa nuova scoperta permette di inserire l’impianto tramite aghi molto più piccoli e sottili. "La dimensione dell'ago e la viscosità del liquido sono elementi cruciali per la traduzione commerciale degli iniettabili – spiega Traverso – la nostra sfida era trovare un modo per massimizzare il comfort per i pazienti utilizzando aghi più piccoli, che causano meno lividi o sanguinamento, e rendere la viscosità abbastanza bassa per una facile applicazione con una semplice siringa”.
I prossimi passi: ricerca su altri farmaci
I ricercatori proseguiranno il loro lavoro per ottimizzare il dosaggio, la durata e l'iniezione del sistema SLIM, studiando anche le sue prestazioni nel corpo umano. Il loro progetto potrebbe però essere applicato anche ad altri farmaci idrofobici, che costituiscono la maggior parte dei nuovi prodotti farmaceutici.
"Prevediamo che SLIM potrebbe essere una nuova aggiunta alle attuali opzioni per la pianificazione familiare disponibili. Il fatto poi, che non richieda interventi ambulatoriali o in strutture sanitarie potrebbe, in generale, incentivare l’utilizzo di questo tipo di farmaci e promuoverlo anche in contesti con risorse economiche limitate”, conclude Traverso.