Con il sostegno di:

main affiliato

Asma grave nei bambini, con la ‘medicina di precisione’ risultati mai ottenuti prima

Nuovi anticorpi monoclonali, ormoni di sintesi e vaccini che agiscono sui singoli ‘nodi’ del processo patologico: la panoramica della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica

di VALERIA PANZERI
4 aprile 2025
La medicina di precisione rivoluziona le cure pediatriche

La medicina di precisione rivoluziona le cure pediatriche

Il 10-20% dei bambini nel mondo soffre di asma, di questi il 3-5% di una forma grave. I dati valgono anche per l’Italia, dove si stima che nel 50% dei casi la malattia sia scarsamente controllata nonostante l’aderenza a terapie inalatorie ad alte dosi. Numeri decisamente importanti.

Per far fronte al problema dell’asma grave, negli ultimi tempi sono stati fatti enormi passi in avanti dal punto di vista terapeutico, consentendo un netto miglioramento della qualità di vita dei piccoli pazienti. La medicina di precisione sta rivoluzionando anche allergologia e immunologia, mediante nuovi anticorpi monoclonali, ormoni di sintesi, vaccini che agendo sui singoli ‘nodi’ del processo patologico, consentono trattamenti su misura e risultati mai ottenuti prima. A supporto, si affiancano anche strumenti digitali ed App innovative, in pieno sviluppo.

Approfondisci:

Giornata Mondiale della Salute 2025: perché i primi 1.000 giorni sono cruciali per la salute del bambino

Giornata Mondiale della Salute 2025: perché i primi 1.000 giorni sono cruciali per la salute del bambino

Una platea pediatrica così vasta determina ingenti costi sanitari, utilizzo di risorse mediche, accessi al pronto soccorso, ricoveri, consumo di farmaci, assenze scolastiche e lavorative per i genitori. Ma non solo: uno studio italiano ha rivelato che l’87% del campione di 508 ragazzi testati (di età compresa tra i 5 e i 17 anni) affetti da asma grave presentano comorbidità, cioè malattie correlate, respiratorie, come rinite allergica, dermatite atopica, respiro disfunzionale o non respiratorie come allergie alimentari, esofagite eosinofila, obesità, ansia e depressione. Insomma l’asma è in molti casi un aspetto di una alterazione profonda che riguarda tutto il sistema immune.

Medicina di precisione: una risorsa per l'allergologia 

Il presidente Siap (Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica) professor Michele Miraglia del Giudice, fa il punto sugli importanti contributi terapeutici di alcuni anticorpi monoclonali a disposizione. “Il panorama di questi farmaci disponibili nel campo immuno-allergologico è in continua espansione. Ognuno di essi ha un bersaglio specifico nella catena di eventi che portano al manifestarsi dei sintomi, e quindi è possibile scegliere il più appropriato caso per caso. Tra questi ricordiamo l’omalizumab (anti-IgE circolanti), il mepolizumab e reslizumab (anti IL-5), il benralizumab (anti-recettore dell’IL-5), dupilumab (anti-recettore dell’IL-4) ed il tezepelumab (anti-linfopoietina timica stromale) sono i farmaci biologici attualmente utilizzati nella terapia dell’asma grave con alcune differenze legate alla regione di provenienza ed ai criteri diagnostici adottati”.

La bella stagione bussa alle porte. I bambini inizieranno a popolare parchi e giardini. L’esposizione alla luce solare ha indiscutibilmente effetti salutari per l’organismo - basti pensare alla produzione della vitamina D - anche nell’età pediatrica. Tuttavia, è fondamentale esporsi al sole in modo prudente, sia per gli adulti, ma soprattutto per i più piccoli, perché i danni provocati possono influire sulla loro salute anche da grandi.

La 'World Health Academy of Dermatology and Pediatrics' (WHAD&P) ha riunito a Roma un panel di esperti dermatologi e pediatri internazionali, per fare chiarezza sulla fotoprotezione pediatrica ed ha realizzato un documento condiviso 'Linee di indirizzo per la fotoprotezione in età pediatrica' che, sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, presenta un approccio globale, con gli stili di vita da seguire e i filtri da usare, per garantire efficacia e sicurezza. Fondamentale, per stilare queste buone regole, anche il contributo della FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatri.

Via libera al divertimento, alla piscina, al sole e al mare: ma facendo tesoro dei consigli degli esperti. Bastano pochi, semplici, accorgimenti per godere appieno degli effetti positivi di una vita attiva e all’aria aperta, senza conseguenze sulla salute.

“Queste linee di indirizzo rappresentano il contributo che la WHAD&P intende offrire alla comunità medico-scientifica affinché insieme si possano proporre linee guida comuni per una fotoprotezione efficace e sicura nell’età pediatrica”, afferma il professor Fabio Arcangeli, Presidente WHAD&P. “Una recente indagine del Gruppo Fotoprotezione della FIMP ha evidenziato come la conoscenza in merito ai rischi dell’esposizione solare, dell’uso dei filtri solari e delle misure più adeguate per una fotoprotezione sicura sia ancora molto approssimativa, sia fra i pediatri di famiglia, che fra le famiglie dei loro assistiti. Per questo occorre intensificare l’opera di informazione e proporre campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani, per evitare esposizioni incongrue alla luce solare e per evitare l’uso dei lettini abbronzanti”.

Come scegliere il farmaco adatto

Questi farmaci si dimostrano efficaci anche nel trattamento di malattie correlate all’asma grave. “Omalizumab è anche approvato nei pazienti di età superiore ai 12 anni per l’orticaria cronica spontanea, con o senza angioedema – spiega il past president Siaip , professor Gianluigi Marseglia – il dupilumab ha ricevuto l’indicazione nella dermatite atopica di grado moderato-severo in età superiore ai 6 mesi di vita, e per il trattamento dell’esofagite eosinofila sopra i 12 anni. Sia omalizumab che dupilumab sono stati recentemente proposti anche nella gestione dell’allergia alimentare”. In sintesi, la scelta dell’uno o dell’altro anticorpo monoclonale viene principalmente fatta in base al tipo di asma. Queste terapie hanno ormai ampiamente dimostrato un’elevata efficacia nel ridurre il numero di riacutizzazioni, migliorare il controllo dei sintomi e diminuire l’uso di corticosteroidi sistemici, contribuendo così a una gestione più sicura e sostenibile della malattia.

Come funziona la somministrazione?

Tutti questi anticorpi monoclonali vengono somministrati per via sottocutanea, ad eccezione del reslizumab che prevede invece quella endovenosa. La frequenza di somministrazione varia dalle due alle quattro settimane. Quelli ben tollerati dal maggior numero di pazienti (all’atto pratico, quasi tutti) sono Benralizumab e Tezepelumab, ovvero i più recenti.  

Il supporto tecnologico

Il quadro si completa con interessanti passi avanti anche sotto il fronte digitale. Recentemente sono state sviluppate, in maniera sperimentale, alcune applicazioni scaricabili su smartphone e vari dispositivi, che possono offrire diverse funzionalità utili alla gestione dell’asma, come promemoria per l’assunzione dei farmaci, informazioni sulla qualità dell'aria e persino feedback tramite inalatori, “intelligenti” dotati di sensori che, grazie all’intelligenza artificiale, possono analizzare l’aderenza del paziente al trattamento e fornire feedback personalizzati per migliorarla.