Antibiotico-resistenza, strategie efficaci per arginare il fenomeno
Appropriatezza della cura, prevenzione e sviluppo di nuovo farmaci: la lotta alla resistenza agli antibiotici passa da qui

Dal 18 al 24 novembre di ogni anno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) organizza la World AMR Awareness Week – WAAW, la settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici. La resistenza agli antibiotici nel mondo, infatti, avanza ad un ritmo elevato. l’Italia è tra gli ultimi Paesi nella lotta al fenomeno e registra oltre 11mila vittime annualmente. E’ fondamentale che si acquisisca consapevolezza circa questa problematica sempre più radicata, mettendo in atto meccanismi preventivi e virtuosi oltre che adeguate alternative. Un uso scorretto di questi farmaci, infatti, potrebbe catapultarci indietro nel tempo, quando gli antibiotici non esistevano e le malattie infettive avevano frequentemente un esito fatale. Affinché la loro utilità possa continuare, è necessario che tutti contribuiscano a preservarla attraverso un uso corretto e responsabile.
Come spiega il ministero della Salute: “Un uso eccessivo o non corretto di antibiotici favorisce l’insorgenza e la diffusione di ceppi batterici resistenti a questi farmaci. L’antibiotico-resistenza è in aumento in molti Paesi, rendendo problematica la terapia di molte infezioni, ed è aggravata anche dalla mancanza di nuovi antibiotici in commercio o in fase di sperimentazione, che risultano efficaci nel trattamento di infezioni altrimenti incurabili.”
Nel nostro Paese sono attivi il sistema di Sorveglianza nazionale dell’antibiotico-resistenza e il sistema di Sorveglianza delle CPE (batteriemie da enterobatteri produttori di carbapenemasi, una classe di antibiotici ad ampio spettro), entrambi coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità, collegati al sistema europeo EARS-Net (European Antimicrobial Resistance Surveillance Network), coordinato dall’ECDC, che pubblica i dati a livello europeo in Surveillance Atlas of Infectious Diseases. Questi sistemi di sorveglianza hanno l’obiettivo di monitorare la diffusione e l’evoluzione delle infezioni sostenute dai patogeni sorvegliati e di permettere lo sviluppo di strategie di contenimento adeguate, a livello locale, regionale e nazionale.
Appropriatezza della cura e prevenzione
E’ fondamentale che le persone assumano antibiotici solo dopo valutazione da parte di un medico. Non sono, infatti, medicinali per automedicazione e, in farmacia, possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica. Una volta acquistato il farmaco, è indispensabile seguire scrupolosamente le indicazioni del medico prescrittore riguardo a dosaggio, modi e durata della terapia. Infatti, ogni antibiotico è specifico per curare solo determinate malattie batteriche.
La prevenzione rimane la via maestra. Come chiarisce il ministero della Sanità “l’azione più semplice è l’igiene delle mani. Le mani sono un ricettacolo di germi, alcuni dei quali risiedono normalmente sulla cute senza creare danni, altri invece sono responsabili di infezioni e malattie. Le nostre mani, quindi, toccando altre persone, animali, superfici, oggetti vari, possono essere contaminate da vari tipi di microrganismi, e alcuni di questi possono essere patogeni.”
È indispensabile lavare sempre le mani con acqua e sapone prima di manipolare gli alimenti, cucinare e mangiare, prima di rimuovere le lenti a contatto, prima e dopo l’utilizzo dei servizi igienici o del cambio del pannolino dei neonati e negli anziani, dopo aver viaggiato sui mezzi pubblici, dopo aver maneggiato la spazzatura o essere stati a contatto con animali e mangimi o le loro lettiere, prima e dopo essere entrati in una struttura sanitaria, dopo aver utilizzato i mezzi di trasporto pubblici.
E’ bene, inoltre, ricordare che durante la stagione invernale mal di gola e raffreddore non richiedono l’utilizzo degli antibiotici, in quanto gli agenti eziologici delle sindromi influenzali e simil-influenzali sono virus, verso i quali gli antibiotici non hanno alcun effetto.
Anche la vaccinazione contro le malattie infettive rappresenta uno dei modi per prevenire le infezioni.
In generale, l’applicazione delle misure di prevenzione e di controllo delle malattie porta a una riduzione dell’utilizzo di antibiotici, così come un loro uso appropriato permetterà di ridurre il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e ci aiuterà a mantenere gli antibiotici efficaci contro le malattie batteriche. Infine è auspicabile la promozione e lo sviluppo di nuovi antibiotici con nuovi meccanismi, poiché la resistenza si sviluppa comunque inevitabilmente nel tempo.
Le strategie dunque ci sono: non è più rimandabile la loro messa in pratica a tutti i livelli.