Adroterapia, la cura di precisione contro i tumori: ecco cos'è e quali vantaggi

Il Cnao è l'unico centro in Italia in grado di erogare trattamenti di adroterapia mediante l’impiego di protoni e ioni di carbonio

di MONICA GUERCI
12 agosto 2024
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L’adroterapia di precisione contro i tumori è sempre più personalizzata ed efficace per ciascun paziente, combattendo tumori inoperabili o resistenti ai trattamenti radioterapici tradizionali. Queste sono le linee direttrici della collaborazione tra il Cnao di Pavia, HiFuture (parte del Gruppo Teoresi) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che ha portato, attraverso il progetto INSpIRIT, a un importante potenziamento del sincrotrone, l’acceleratore di particelle del Cnao di Pavia. Il Cnao è l’unico centro in Italia in grado di erogare trattamenti di adroterapia mediante l’impiego di protoni e ioni di carbonio.  In tutto il mondo, le strutture in grado di farlo sono solo sei, una delle quali è il CNAO di Pavia.

 

Cos’è l’adroterapia

 

L’adroterapia è una forma avanzata di radioterapia che, invece di utilizzare raggi X, impiega protoni e ioni di carbonio. Queste particelle sono più pesanti e dotate di maggiore energia rispetto agli elettroni, rendendole ancora più efficaci nel trattamento di alcuni tumori. L’adroterapia è particolarmente indicata per la cura dei tumori radioresistenti, ossia quelli che non rispondono alla radioterapia tradizionale con raggi X, o per i tumori inoperabili.

 

Dal 2014, è parte del Sistema Sanitario Nazionale e, dal 2017, inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza. Il progetto INSpIRIT, del valore totale di 10 milioni di euro, di cui 3,8 finanziati dalla Regione Lombardia, ha visto HiFuture contribuire con tre compiti chiave: il controllo della nuova sorgente adronica del sincrotrone, la realizzazione di nuovi controllori per i magneti dell’acceleratore lineare e la validazione del software per l’erogazione delle dosi.

 

Cure personalizzate

 

Questa nuova sorgente può produrre diverse specie ioniche utili per trattamenti radioterapici e studi radiobiologici. “L’aggiornamento ha reso il sincrotrone del Cnao ancora più performante. L’introduzione della terza sorgente permetterà inoltre di produrre fasci che, in futuro, potranno condurre a un approccio sempre più personalizzato sul singolo paziente, in base alla patologia oncologica, anche per i tumori particolarmente difficili. Una nuova arma per sconfiggere il cancro£,  ha spiegato Luciano Falbo, responsabile del progetto.

 

Prospettive

 

La nuova sorgente, realizzata con il fondamentale contributo dei “Laboratori Nazionali del Sud” dell’Infs e della Sezione Infsdi Pavia, è in grado di produrre varie specie ioniche. Nello specifico, sarà utilizzata per la produzione di elio, ossigeno e litio, che hanno caratteristiche radiobiologiche differenti rispetto a protoni e ioni di carbonio e, quindi, sono di notevole interesse per i trattamenti radioterapici oltre che per studi radiobiologici.

 

La sorgente sarà inoltre impiegata per la produzione anche di ioni ferro, una specie di notevole interesse dal punto di vista aerospaziale: il fascio di ferro verrà, infatti, utilizzato nell’ambito di esperimenti di irraggiamento di materiali da utilizzare nella costruzione di dispositivi impiegati nelle missioni spaziali. Oscar Adriani dell’Infs ha evidenziato che la nuova sorgente raddoppia o triplica le performance rispetto alle precedenti, aprendo a nuovi trattamenti clinici e applicazioni industriali. Luigi Zoccolante, ad di HiFuture, ha sottolineato l’importanza di queste alleanze per lo sviluppo di tecnologie di frontiera nel settore oncologico.