Nel nostro Paese solo il 55% delle donne esegue la mammografia per individuare in fase iniziale il carcinoma del seno, la neoplasia più frequente in tutta la popolazione (53.500 nuovi casi stimati nel 2019). E soltanto il 41% degli italiani convocati ai controlli effettua il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del cancro del colon-retto, il secondo per incidenza, questo per quanto attiene lo screening.
Un’altra indagine riguarda le persone che hanno vinto la battaglia contro il cancro, e che in meno di dieci anni tornano a un’attesa di vita simile a chi non si è mai ammalato. Accade in specie per i tumori della tiroide, del testicolo, dello stomaco, del colon retto, dell’utero e per il melanoma. Questi ultimi sono dati dello studio sulla probabilità di guarigione, nell’ambito del programma Eurocare, attivo da oltre 30 anni sotto la responsabilità dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, indagine coordinata dal Centro di riferimento oncologico di Aviano.