Sole, abbronzatura senza rischi per la pelle
Le regole per una tintarella sicura: i consigli di Paola Queirolo (Ieo) sul corretto uso dei solari. Cosa fare per evitare i melanomi
L’estate è sinonimo di abbronzatura, con le vacanze aumentano le occasioni per stare al sole e all’aria aperta. Non bisogna però sottovalutare i pericoli legati all’esposizione solare e alle scottature. Il cambiamento climatico e l’inquinamento atmosferico hanno alterato la capacità dell’atmosfera di filtrare i raggi ultravioletti, rendendo il sole più pericoloso per la salute della pelle.
Paola Queirolo, direttrice della Divisione Melanoma, Sarcoma e Tumori Rari allo IEO di Milano, ci offre preziosi consigli per prevenire e diagnosticare precocemente il melanoma.
Il cambiamento climatico ha reso più pericolosa l’esposizione solare?
Più che di cambiamento climatico, dovremmo parlare di inquinamento atmosferico. Questo ha ridotto la stratificazione dell’ozono, compromettendo la capacità dell’atmosfera di filtrare i raggi ultravioletti. Fino a pochi anni fa, l’atmosfera riusciva a trattenere oltre il 90% di questi raggi, garantendoci una certa protezione. Oggi, in molte aree del mondo, come l’Australia, l’ozono è particolarmente sottile, aumentando significativamente i rischi per la salute della pelle durante l’esposizione ai raggi solari.
Quanti casi di melanoma si registrano in Italia?
Nel 2023, in Italia sono stati stimati circa 13mila nuovi casi di melanoma: colpisce soprattutto giovani adulti, intorno ai 50 anni, ma anche persone più giovani. L’insorgenza è legata a fattori genetici, fenotipici e ambientali. Avere la pelle chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi chiari è un fattore di rischio. Le scottature prese durante l’infanzia e l’adolescenza sono tra le principali cause di melanoma. La pelle non dimentica i danni subiti, quindi è importante proteggersi fin da giovani.
Come riconoscere un neo sospetto?
Si può seguire la regola dell’ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore non uniforme, Diametro superiore ai 6 mm, Evoluzione nel tempo. Un neo che insorge nell’età adulta e che cresce o cambia aspetto va sempre controllato. La frequenza dei controlli dipende dal giudizio del dermatologo, basato sul tipo di pelle, la familiarità e le caratteristiche dei nei. In generale, è consigliabile una visita annuale e fare la prima visita dermatologica, come forma di prevenzione primaria, nel corso dell’adolescenza.
Quali consigli per proteggere la pelle?
È fondamentale conoscere il proprio fototipo e adottare i presidi adeguati. È importante applicare la crema solare con un fattore di protezione alto e spalmarla in modo abbondante non meno di 30/40 grammi, più volte durante tutta la giornata. In generale, è consigliabile ripetere l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno. Anche le creme, però, non sono in grado di garantire una protezione totale. Il sole va sempre evitato nelle ore centrali della giornata.
In Italia, come proteggersi durante l’estate?
Meglio non esporsi dalle 11 alle 15, orari particolarmente dannosi per i bambini e per chi ha una pelle sensibile.
Integratori alimentari e indumenti anti-UV sono efficaci?
Ci sono pochi dati certi sull’efficacia degli integratori. Alcuni studi suggeriscono che alimenti come i frutti rossi, che troviamo in estate, possono essere protettivi, mentre altri, come gli agrumi, possono aumentare la fotosensibilità. Anche gli indumenti anti-UV sono molto utili, ma come già detto nessun presidio offre una protezione completa. Anche questi indumenti devono essere integrati con altre misure di protezione: usare creme solari, indossare cappelli e occhiali da sole, cercare l’ombra e evitare le ore centrali della giornata, sono le regole base.
Creme, spray e stick. Cosa consiglia?
Creme e spray vanno applicati generosamente su tutto il corpo, mentre gli stick sono utili per aree specifiche come il volto. L’importante è scegliere prodotti con un alto fattore di protezione e applicarli correttamente.
Chi è guarito da un melanoma può tornare a esporsi al sole?
Deve continuare a proteggersi e non esporsi al sole senza le dovute precauzioni. La protezione deve essere rigorosa, ma non significa che non possa più vivere all’aperto.
Quali progressi sono stati fatti nella cura?
Negli ultimi anni ci sono stati enormi passi avanti, soprattutto grazie all’immunoterapia. Stiamo sperimentando nuove strategie terapeutiche, come la vaccinazione autologa e i trattamenti personalizzati, che stanno dando risultati sempre più promettenti.
Come proteggersi dalle scottature Creme e spray creati in ospedale
Proteggere la pelle dai raggi solari è essenziale in ogni stagione. Ma, con l’arrivo dell’estate, è fondamentale proteggersi adeguatamente dai raggi solari utilizzando creme solari con un SPF di almeno 30+, meglio ancora 50+.
Le creme solari del 2024 non si limitano a proteggere la pelle dai raggi UV. Sono arricchite con ingredienti anti-età e anti-macchia, ideali per pelli sensibili o con imperfezioni. I filtri solari minerali offrono una protezione ad ampio spettro, inclusa la luce blu.
Le soluzioni disponibili vanno dagli stick per le aree più delicate a creme, gel, fluidi, spray e oli, adattandosi a ogni tipo di pelle e stile di vita. Molti solari sono inoltre formulati per essere biodegradabili e non dannosi per l’ambiente marino, promuovendo così la sostenibilità.
Innovativa la linea di cosmetici solari proposta dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). Sotto la guida della dottoressa Emanuela Omodeo Salè, la Farmacia Ospedaliera dell’IEO di Milano ha sviluppato una gamma di prodotti che rispettano l’equilibrio fisiologico della pelle e sono adatti a tutti. Acquistandoli, si contribuisce alla ricerca oncologica e allo sviluppo di soluzioni mirate per persone con patologie oncologiche.
La linea IEO Cosmetica comprende emulsioni, creme, sieri e latte solare, tutti formulati con principi attivi selezionati con cura. Dodici prodotti pensati per la cura completa della pelle, dalla detersione al peeling viso, con una delicata profumazione. Si possono trovare su ieocosmetica.it.