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Alessandro Malpelo
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Influenza, vaccino su coltura cellulare. Trappola per virus trasformista

Quadrivalente, risposta immunitaria efficace, ok al rapporto costi-benefici

Influenza

Perugia, 18 ottobre 2019 - È già disponibile in Italia, dal 1° ottobre, il primo vaccino antinfluenzale prodotto su coltura cellulare (QIVc) una novità che promette una risposta immunitaria mirata contro il virus “trasformista”, pronto a modificarsi anche in maniera significativa in corso d’opera. “La grande scommessa è quella dell’appropriatezza - ha dichiarato Michele Conversano, ex presidente della Società italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SITI) in occasione del congresso di Perugia -. Oggi, grazie alla presenza di vaccini diversificati come il quadrivalente e il trivalente adiuvato, viste le indicazioni contenute nelle linee guida ministeriali per il controllo e la prevenzione dell’influenza, possiamo offrire una prevenzione mirata in funzione dell’età e della condizione del paziente. Quando il vaccino viene prodotto con procedimenti estranei alla coltura su uova embrionate di pollo, come quella su substrato cellulare, le componenti del virus A H3N2 sono in grado di offrire una protezione potenzialmente migliore”.

Numerosi studi evidenziano come il vaccino antinfluenzale quadrivalente prodotto su coltura cellulare sia stato significativamente più efficace sul campo rispetto ai vaccini quadrivalenti prodotti su uova nella prevenzione delle ospedalizzazioni per influenza e polmonite e nella riduzione delle visite da parte del medico, in ambulatorio e a domicilio.

La validità in termini di costo-efficacia dei vaccini offerti alla popolazione è riconosciuta dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità e, in Italia, dal ministero. “La vaccinazione antinfluenzale evita ogni anno più di un milione di casi di influenza in Italia - commenta Chiara de Waure dell’Università di Perugia -. L’introduzione del vaccino quadrivalente coltivato su coltura cellulare in Italia, in una stagione di media incidenza, permette di evitare più di 700mila casi di influenza e risparmiare 200mila visite del medico rispetto allo scenario attuale“. La novità dei vaccini prodotti su colture cellulari rappresenta uno dei cambiamenti più significativi introdotti a partire dagli anni ’40, e si affianca al vaccino trivalente adiuvato prodotto su uova che, questo sì, grazie alle proprietà dell’adiuvante, resta l’opzione di scelta sia in termini di efficacia di prevenzione dell’influenza che di costo-efficacia, nella popolazione anziana”.  

La coltura cellulare è una recente innovazione per la produzione di vaccini antinfluenzali, amplia le opzioni per prevenire il tasso di ricoveri e di mortalità correlati all’influenza che si registra in Europa. Finora contro l’influenza sono stati prodotti vaccini su uova embrionate di pollo. Dentro, i virus si replicano, vengono inattivati e avviati alla fase finale di produzione. Questo processo richiede un gran numero di uova in un breve arco di tempo per soddisfare la produzione, ma non tutti i virus crescono in maniera ottimale, dando luogo talvolta a mutazioni adattative.  

Alla luce dei progressi nel campo della profilassi è diventata impellente la necessità di adottare un sistema di produzione dei vaccini che permetta di incrementare rapidamente l’allestimento delle dosi in risposta alle variazioni della domanda. Per questo motivo è stata sviluppata la coltura cellulare, un innovativo sistema che utilizza cellule appositamente selezionate, su cui i virus non richiedono alcun tipo di adattamento. Inoltre, questa tipologia di produzione è più facilmente standardizzabile, consente la fabbricazione di dosi in tempi più rapidi e offre un valido strumento per l’allestimento dei vaccini, oltre che per l’immunizzazione stagionale, anche in caso di pandemie.

Dopo l'annuncio da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità relativo alla repentina diffusione ceppo H3N2, l'industria è riuscita a rispettare le tempistiche di consegna dei vaccini, garantendo di poter iniziare per tempo la profilassi nella popolazione."Questo primo vaccino antinfluenzale quadrivalente, sviluppato interamente su coltura cellulare, è un prodotto che, grazie alla precisa corrispondenza antigenica tra virus del vaccino e virus selvaggio, ci auguriamo possa offrire nuovi strumenti alla Sanità Pubblica per rafforzare la lotta all’influenza e alle sue pericolose complicanze", ha richiarato Maura Cambiaggi, Amministratore Delegato di Seqirus Italia.

Lanciata negli Stati Uniti durante la stagione 2016-2017, la formulazione del QIVc è stata prodotta su larga scala con oltre 50 milioni di dosi di vaccino distribuite a oggi. L'approvazione normativa Europea è arrivata a dicembre 2018, con l'indicazione per la profilassi dell'influenza negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 9 anni, poi ratificata dalle Autorità regolatorie italiane.

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