L’unico modo per accertare l’effettivo stato di salute dei propri occhi è la visita oculistica. Una calcolata sequenza di test clinici consente di valutare non solo la capacità visiva, ma di esaminare anche i segmenti anteriori e posteriori dell’occhio che, con un esame biomicroscopico, possono rivelare malattie oculari in atto o possibili fattori di rischio. Utile per accertare la eventuale presenza di patologie oculari che possano causare una riduzione o perdita della vista o altre malattie che possono arrecare danni oculari, senza contare la necessità di evidenziare fattori di rischio che, a lungo termine, possono portare allo sviluppo di patologie come la degenerazione maculare o il glaucoma.
«Durante la visita – sostengono gli esperti della Mayo Clinic nella loro Guida rivolta ai pazienti per una “better vision”, una visione migliore –, l’oculista può utilizzare una varietà di strumenti, far brillare le luci direttamente davanti agli occhi e chiederti di guardare attraverso una vasta gamma di lenti».
Occhiali o lenti a contatto? Quel che importa è il controllo
Durante un esame oculistico ogni test valuta un diverso aspetto della visione o della salute degli occhi. Normalmente per una visita oculistica sono previsti vari passaggi: dopo le informazioni sulla storia clinica agli attuali problemi di vista, l’oculista misurerà l’acutezza visiva per determinare se hai bisogno di occhiali o lenti a contatto per migliorare la vista. Se già si utilizzano occhiali è sempre meglio portarli con sè. Solitamente vengono utilizzate gocce di collirio per facilitare la rilevazione della pressione oculare e l’esame della parte interna degli occhi. Dopo l’utilizzo delle gocce, potrebbe essere opportuno non guidare nelle due ore successive alla visita.
I test utilizzati durante la visita oculistica sono vari: sinteticamente, da quello per controllare il movimento degli occhi e dell’acuità visiva, a quello per la valutazione della rifrazione e del campo visivo, senza trascurare l’analisi della visione dei colori. Una particolare lampada a fessura, consente all’oculista di esaminare le palpebre, le ciglia, la cornea, l’iride, la lente e la camera del fluido tra la cornea e l’iride. La tonometria misura la pressione del fluido all’interno dell’occhio (pressione intraoculare). Questo è un test che aiuta l’oculista a rilevare il glaucoma, una malattia che danneggia il nervo ottico.
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Glaucoma, collirio o intervento per abbassare la pressione dell’occhio