Vincere la solitudine, il mestiere dei nonni

In Italia gli anziani sono in crescita rispetto ai giovani, ed è importante che le nuove generazioni siano consapevoli dei loro bisogni

9 agosto 2024
Love my grandparents!

Stando ai più recenti dati Eurostat, l’Italia è il Paese europeo più vecchio, con metà della popolazione che supera in media i 48 anni di età. Il Belpaese è inoltre la nazione che vanta, insieme al Portogallo, il più alto tasso di residenti oltre i 65 anni, intorno al 24%. Queste persone rappresentano un nucleo preziosissimo per la società, e non soltanto da un punto di vista meramente economico, ma anche da quello emotivo. I nonni sono un pilastro di migliaia di nuclei famigliari e contribuiscono al benessere di nipoti e pronipoti in modo insostituibile. Purtroppo però c’è sempre il rischio di solitudine dietro l’angolo, ed è per questo che è così cruciale attivarsi per trovare delle soluzioni adatte alle loro necessità, per accompagnarli negli ultimi anni di vita in modo positivo e coinvolgente.

 

Le soluzioni

In Italia, dove il senso di famiglia è particolarmente radicato, è fondamentale trovare opzioni efficaci per far sentire gli anziani più accolti. Esistono a proposito diverse attività che possono favorire l’inclusione degli anziani e migliorare il loro benessere emotivo e sociale.

 

Un grande classico è rappresentato dalle gite fuori porta: organizzare escursioni e visite culturali può essere un modo eccellente per trascorrere del tempo di qualità insieme. Musei, parchi naturali, e città storiche offrono opportunità di apprendimento e di divertimento per tutte le età. Queste attività non solo stimolano la mente, ma rafforzano anche i legami familiari.

 

Molti anziani gradiscono inoltre trascorrere tempo con i parenti e gli amici intorno ad una tavola, impegnati a giocare a carte o ad altre attività ludiche che possono essere importanti momenti di svago e interazione. Coinvolgere i nonni in giochi che richiedono cooperazione e strategia può favorire la comunicazione e l’empatia intergenerazionale.

 

Non si dimentichi inoltre il ruolo del volontariato e dell’impegno sociale: invitare gli anziani a partecipare ad attività simili può dare loro un senso di scopo e farli così sentire davvero utili. Prendere parte a progetti comunitari, eventi di beneficenza o gruppi di supporto può migliorare il loro benessere e rafforzare il loro ruolo nella società.

 

Perché no, si potrebbero proporre a questi individui anche laboratori di artigianato, cucina e giardinaggio, tutte occasioni per condividere conoscenze e competenze. Queste attività offrono agli anziani l’opportunità di trasmettere tradizioni e tecniche ai più giovani, creando un senso di continuità e appartenenza. I giovani, dal canto loro, possono mettersi a loro disposizione per istruirli sulle nuove tecnologie, come i social network, importanti canali di contatto e comunicazione con il mondo esterno dove queste persone possono condividere gioie (e dolori) della loro vita quotidiana. Le videochiamate, i messaggi e le reti sociali online possono permettere ai nonni di restare in contatto con i nipoti, anche quando non è possibile incontrarsi di persona.

 

Lo studio

A far luce sui rischi correlati ad una scarsa attenzione alle persone anziane è stato tra l’altro un recente sondaggio condotto nel Regno Unito e pubblicato da Wellbeing News, che ha rivelato che più della metà dei soggetti anziani intervistati (53%) si sentiva distante da ciò che accadeva nella vita dei loro nipoti. Questo distacco emotivo si traduceva spesso in sentimenti di solitudine, con quasi due quinti (39%) dei nonni che confermano di sentirsi soli a causa della mancanza di connessione con la famiglia o con i nipoti. Va da sé che sentimenti simili possono avere un impatto psicologico importante su questi soggetti, spesso fragili, minando così alla loro qualità della vita.