Tutte le strategie per le gambe gonfie
La stasi venosa colpisce il 15% degli uomini e, dopo i 50 anni, fino al 50% delle donne. Per batterla, è fondamentale un corretto stile di vita
Se domandassimo, in particolare alle donne, qual è l’inconveniente più fastidioso che associano all’estate, la maggior parte di loro risponderebbe, probabilmente, le gambe pesanti. Già, perché la stasi venosa (questo il termine medico del disturbo che provoca il gonfiore degli arti inferiori) si colloca al terzo posto – dopo allergie e ipertensione – tra le patologie più diffuse nei Paesi industrializzati. Studi recenti dimostrano che, in Italia, l’insufficienza (o stasi) venosa colpisce il 15% degli uomini e il 30% delle donne.
Dopo i 50 anni, tuttavia, l’incidenza fra le donne aumenta fino al 50%, a causa delle variazioni ormonali conseguenti alla menopausa. Per ridare sollievo alle gambe, soprattutto quando il caldo estivo esaspera la sensazione di pesantezza, i laboratori di Erba Vita (azienda parte del gruppo italo-sanmarinese Valpharma, nata nel 1982 e specializzata nella produzione di integratori a base vegetale) hanno sviluppato la linea ‘Sollievo venis’, un integratore a base degli estratti vegetali più adatti a favorire il microcircolo. Per comprendere l’azione del trattamento, è bene prima sapere cos’è e come si manifesta la stasi venosa.
Le vene delle gambe possiedono delle piccole ‘valvole’ interne, che si attivano per facilitare la circolazione del sangue verso l’alto e si disattivano per impedirne la ricaduta verso il basso. Quando il sangue viene spinto in alto – cioè verso il cuore – le valvole restano schiacciate lungo la parete venosa, lasciando libero il passaggio. Al contrario, se il flusso del sangue tende a scendere verso il basso, le valvole si aprono e ‘chiudono’ la vena. Il senso di pesantezza (o di prurito) alle gambe è il primo segnale che il sistema circolatorio non funziona come dovrebbe: i vasi sanguigni si dilatano, le valvole che regolano il flusso si indeboliscono e rendono più difficile, per le vene, pompare il sangue verso il cuore. Il processo del ritorno venoso è dunque rallentato e il sangue tende ad accumularsi in basso, tra piede, caviglia e polpaccio, causandone il gonfiore.
Il disturbo si aggrava in estate, poiché temperature alte e umidità tendono a dilatare ulteriormente vene e capillari, diminuendo la resistenza delle loro pareti. Se la causa principale dell’insufficienza venosa è rintracciabile nell’ereditarietà, altri fattori scatenanti sono, indubbiamente, la sedentarietà (o le attività lavorative che obbligano a una postura eretta prolungata); il fumo; l’abuso di bevande alcoliche; la stitichezza cronica; il sovrappeso; l’uso eccessivo di anticoncezionali orali.
Tra gli accorgimenti ‘fai-da-te’ che contribuiscono ad alleviare la sensazione di pesantezza, gli esperti consigliano innanzitutto di evitare di stare troppo a lungo fermi nella stessa posizione. Se, ad esempio, si è obbligati a stare in piedi, è opportuno alzarsi frequentemente sulle punte dei piedi. Meglio evitare anche di stare seduti nella stessa posizione o tenere le gambe accavallate per troppo tempo. Si suggerisce, inoltre, di svolgere un’attività fisica costante (più indicati il nuoto e le camminate veloci in salita, meno corsa e bicicletta); di adottare uno stile alimentare corretto e restare, almeno 15 minuti al giorno, con le gambe in posizione di scarico, cioè sollevate e appoggiate a una parete. Ancora: no a tacchi troppo alti e a jeans troppo aderenti; sì alle calze elastiche, studiate per coadiuvare la circolazione; no ai bagni troppo caldi e alla prolungata esposizione al sole; sì ai massaggi con gel e spray dall’effetto freddo. Il caldo porta alla vasodilatazione delle vene e contribuisce all’insufficienza venosa. Le piante officinali – tra cui vite rossa, rusco, centella e mirtillo nero – stimolano il microcircolo delle vene e, attraverso integratori alimentari e prodotti a uso esterno, aiutano a ritrovare una piacevole sensazione di benessere e leggerezza.