Più felici al mattino, più tristi il lunedì: la scienza spiega perché
Cortisone e seratonina variano a seconda dell’ora e delle stagioni: comne funzionano gli ormoni della felicità nel nostro corpo

Perché siamo più tristi il lunedì mattina?
C’è un nuovo buon motivo per non poltrire a letto troppo a lungo. E non è perché “il mattino ha l’oro in bocca”. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’University College di Londra, nelle prime ore della giornata, dopo il risveglio, siamo più positivi, mentre la sera l’umore è peggiore, soprattutto verso la mezzanotte. Quando la solitudine si fa sentire di più. E anche il giorno della settimana e la stagione hanno la loro importanza sul benessere e sulla felicità. Tutta colpa degli ormoni: ecco perché.
L’orario incide sulla felicità?
La ricerca, pubblicata su BMJ Mental Health, aveva come obiettivo verificare se l’ora del giorno potesse essere associata a variazioni della salute mentale (come sintomi depressivi e ansia), della felicità, della soddisfazione della propria vita e della solitudine. Inoltre, voleva scoprire se queste associazioni variassero a seconda del giorno o della stagione.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 49.218 persone che hanno risposto periodicamente, per due anni, a un questionario con domande specifiche come: “Quanto ti sei sentito felice la scorsa settimana? Quanto sei stato soddisfatto della tua vita? In che misura ritieni che le cose che stai facendo nella tua vita siano degne di nota?”.
Mezzanotte è l’ora peggiore
Considerando il giorno, l’ora e la stagione al momento della compilazione del questionario, è emerso che le persone al mattino si sentono meglio, avvertono meno sintomi depressivi o ansiosi e meno solitudine e più felicità e soddisfazione e che si sentono peggio verso mezzanotte.
“In un campione ampio e diversificato, abbiamo ripetutamente visto che nelle mattine c’era una migliore salute mentale e maggior benessere mentre a mezzanotte il dato era più basso, un modello che si è mantenuto anche tenendo conto delle differenze nelle caratteristiche individuali”, afferma l’autrice principale del lavoro, Feifei Bu del Dipartimento di ricerca di scienze comportamentali e salute dell’University College di Londra.
Anche i giorni della settimana fanno la differenza
Durante il week end il benessere mentale era maggiore rispetto ai giorni feriali. Ma non solo. La felicità era maggiore la domenica mattina, con il sabato al secondo posto. La soddisfazione di vita era più alta il lunedì e il venerdì rispetto alla domenica, mentre la solitudine non varia nei vari giorni della settimana e i sintomi di ansia sono minori la domenica.
Inoltre, i ricercatori hanno notato che tutti i sentimenti positivi raggiungono il livello minimo a mezzanotte in qualsiasi giorno della settimana, e, al contrario, la solitudine è sempre più bassa al mattino e più alta la sera, indipendentemente dal giorno. Secondo gli esperti, i ritmi circadiani potrebbero essere tra i responsabili di queste dinamiche. Da loro infatti, dipende la secrezione di cortisolo, che raggiunge il picco massimo nelle prime ore del mattino, subito dopo essersi svegliati, e quello minimo, nelle prime ore di riposo notturno, tra le 22 e le 24.
“Il cortisolo è solo un esempio di come i processi fisiologici possano spiegare perché l’ora del giorno può influenzare la salute mentale e il benessere - spiega Feifei Bu - molti altri elementi, come i fattori ambientali e i modelli di attività quotidiane, possono avere un ruolo”.
Serotonina, il peso delle stagioni
Anche la stagione influenza il benessere delle persone. Durante l’’inverno i livelli di solitudine e i sintomi di ansia e depressione crescono rispetto agli altri periodi dell’anno dove si registrano anche livelli più alti di felicità e soddisfazione per la propria vita. I ricercatori ipotizzano che il clima freddo e secco dell’inverno, la scarsa luce solare e i "cicli socioculturali, comprese le festività, le norme e modelli di impiego” influenzino maggiormente l'umore in questa stagione.
Questo probabilmente non sarà una sorpresa per le persone che soffrono di disturbo affettivo stagionale (SAD), un tipo di depressione che può essere causato da un calo della serotonina - l'ormone che regola l'umore - a causa della minore luce diurna durante l’inverno. Inoltre, la melatonina, rilasciata prima di dormire, viene attivata dall'oscurità e può far sentire le persone assonnate influenzando l'umore e la salute mentale.
Con questo studio, gli autori sperano che i medici capiscano meglio quando e perché l'umore può fluttuare. "I ricercatori o gli specialisti della salute mentale dovrebbero tenere conto del fatto che la salute mentale e il benessere delle persone potrebbero essere influenzati dal momento in cui vengono valutati”, conclude Feifei Bu.