Con lo sport migliora la memoria a breve termine: benefici fino a 24 ore

Migliorano le funzioni cognitive, lo dicino i risultati dello studio condotto dall’University College London. Nuove prospettive su qualità della vita e longevità

di Redazione Salus
18 gennaio 2025
Lo sport migliora la memoria

Lo sport migliora la memoria

L’attività fisica aiuta il nostro corpo a rimanere forte e in forma con l’avanzare dell’età, ma contribuisce anche a mantenere le funzioni cognitive ed è persino associata a un rischio ridotto di demenza. Oltre ai vantaggi a lungo termine, l’esercizio fisico offre anche un miglioramento immediato delle prestazioni cognitive, con effetti che possono durare da pochi minuti a diverse ore. Nuove prospettive su qualità della vita e longevità.

Benefici fino a 24 ore

Sebbene sia noto da tempo che l’attività fisica favorisca il flusso sanguigno al cervello e stimoli il rilascio di neurotrasmettitori, migliorando temporaneamente l’umore e le capacità cognitive, meno chiaro è quanto a lungo possano durare questi benefici. Una recente ricerca condotta dall’University College London e pubblicata sul ‘Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity’ ha rivelato che l’attività fisica non solo migliora le funzioni cognitive nel breve termine, ma ha anche effetti positivi che possono persistere fino a 24-48 ore. Una scoperta importante, soprattutto per gli anziani: dato che alcune capacità cognitive iniziano a declinare con l’età, anche i piccoli miglioramenti possono aiutare a rimanere attivi e indipendenti più a lungo.

Memoria a breve e a lungo termine

Dallo studio è emerso che più tempo dedicato ad attività fisiche di intensità moderata o vigorosa (come jogging o ciclismo) era associato a punteggi migliori nei test, effettuati il giorno successivo, legati alla memoria episodica (quella a lungo termine che riguarda il ricordo di eventi o esperienze personali specifiche, inclusi il contesto temporale e spaziale in cui si sono verificati) e alla memoria di lavoro (ovvero il sistema cognitivo a breve termine che ci permette di mantenere e manipolare temporaneamente le informazioni necessarie per svolgere attività complesse, come il ragionamento, la comprensione del linguaggio, la risoluzione di problemi e il prendere decisioni). Al contrario, a un comportamento sedentario prolungato corrispondevano punteggi più bassi relativamente alla working memory. 

L’importanza del sonno

I dati sottolineano l’importanza di mantenere uno stile di vita attivo con l’avanzare dell’età, supportandolo con una buona qualità del sonno. Anche lievi modifiche alle abitudini quotidiane potrebbero avere un impatto significativo sul mantenimento della salute cognitiva e sul rallentamento del declino legato all’età. “I nostri risultati suggeriscono che i benefici sulla memoria dell’attività fisica a breve termine possono durare più a lungo di quanto si pensasse, arrivando fino al giorno successivo anziché esaurirsi in poche ore” ha spiegato Mikaela Bloomberg, autrice principale dello studio. La ricercatrice, inoltre, ha aggiunto che il sonno profondo sembra amplificare ulteriormente questi effetti positivi sulla memoria.

Prospettive

Secondo Andrew Steptoe, coautore della ricerca, questi risultati sono particolarmente rilevanti per gli anziani, poiché mantenere una buona funzione cognitiva è cruciale per preservare qualità della vita, benessere e indipendenza. “È fondamentale individuare fattori che possano influenzare la salute cognitiva su base quotidiana” ha sottolineato. Resta da chiarire se questi effetti benefici a breve termine possano accumularsi nel tempo, contribuendo così a migliorare la salute cognitiva sul lungo periodo e a rallentare il declino cognitivo legato all’età.