Sesso, chi sono i meno soddisfatti? I giapponesi. Lo rivela un recente sondaggio. Come siamo messi in Italia
Solo il 37% degli abitanti del Paese del Sol Levante è soddisfatto delle proprie relazioni romantiche e sessuali. In Italia la situazione è decisamente migliore
Un nuovo sondaggio condotto da Ipsos in 31 paesi ha messo in luce una realtà sorprendente e preoccupante: il Giappone è stato classificato come il paese meno soddisfatto in tema di relazioni romantiche e sessuali per il secondo anno consecutivo. Solo il 37% dei giapponesi ha dichiarato di essere soddisfatto della propria vita amorosa, un dato che, sebbene rappresenti un leggero incremento rispetto all'anno precedente, continua a destare allarme. Questo risultato colloca il Giappone ben al di sotto della media globale del 62%, evidenziando un divario significativo rispetto a nazioni come India e Messico, dove la soddisfazione raggiunge il 76%.
Ma non è solo la soddisfazione sessuale a preoccupare. Il sondaggio ha rivelato che anche il senso di amore e affetto percepito dai giapponesi è tra i più bassi al mondo, con solo il 51% degli intervistati che si sente amato. Questo dato è particolarmente significativo se confrontato con paesi come la Corea del Sud e l'Italia, dove la percentuale di persone che si sentono amate raggiunge il 63%. Le cause di questa insoddisfazione sono complesse e variegate. Secondo Ipsos, una delle ragioni principali è legata alla cultura giapponese, dove l'espressione delle emozioni e dei sentimenti non è sempre incoraggiata. Questo porta a una difficoltà nel comunicare le proprie esigenze affettive e sessuali, creando una distanza emotiva che può influenzare negativamente le relazioni. Inoltre, il Giappone sta affrontando una crisi demografica preoccupante, con tassi di natalità in costante calo. Nel 2023, il ministero della Salute giapponese ha descritto la situazione come "critica", con un tasso di natalità sceso a 1.20, il più basso da otto anni a questa parte. Per cercare di contrastare questo trend, sono state introdotte iniziative come app di incontri promosse dalle autorità locali, che richiedono agli utenti di dimostrare di essere legalmente single e di esprimere la volontà di sposarsi.
E gli italiani, invece, come escono da questo sondaggio? Si trovano in una posizione decisamente migliore rispetto ai giapponesi riguardo alla soddisfazione nella vita sessuale. Infatti, l'82% delle donne italiane ha dichiarato di essere soddisfatta della propria vita sessuale, un dato che le colloca al primo posto in Europa. Questo risultato è significativo e mostra come le italiane considerino il sesso non solo come un atto fisico, ma anche come un elemento fondamentale per rafforzare le relazioni. Il 67% delle intervistate ha affermato che il sesso migliora la loro relazione, mentre il 79,6% dei partecipanti alla ricerca ha espresso soddisfazione per la propria vita sessuale in generale.
Inoltre, il sondaggio ha evidenziato che il 48,6% degli italiani con una vita sessuale attiva ritiene di praticare la giusta quantità di sesso, mentre il 48% vorrebbe aumentare la frequenza. Questo desiderio di maggiore intimità è particolarmente forte tra i giovani, con il 50,4% dei 36-40enni che desidera più sesso. Nonostante i dati positivi, ci sono anche delle aree di miglioramento. Circa il 27% delle donne italiane ha espresso il desiderio di una comunicazione più aperta riguardo alla vita sessuale con il partner. Inoltre, molti italiani riconoscono che fattori esterni come lavoro e stress possono influenzare negativamente la loro vita intima.
In sintesi, mentre i giapponesi lottano con una bassa soddisfazione nelle relazioni e nella vita sessuale, gli italiani sembrano godere di una vita affettiva più appagante e ricca di passione. Tuttavia, la ricerca suggerisce che migliorare la comunicazione e affrontare le pressioni quotidiane potrebbe ulteriormente elevare il benessere sessuale nel paese.