Sclerosi multipla, cosa sappiamo. Come prevenire le ricadute

La Giornata Internazionale che ricorre ogni anno il 30 maggio richiama l'attenzione della collettività sulle patologie neurologiche invalidanti

30 maggio 2024
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Alla sclerosi multipla, patologia infiammatoria del sistema nervoso centrale, è dedicata una Giornata Internazionale che ricorre ogni anno il 30 maggio e che richiama l’attenzione della collettività sulle patologie neurologiche invalidanti.

 

Cause

La sclerosi multipla (SM) è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, causando danni alla guaina mielinica che riveste le fibre nervose. La causa esatta delle genesi è ancora di difficile comprensione. Tuttavia, gli scienziati hanno accertato una origine autoimmune. Ciò significa che il danno è causato dalle cellule del sistema immunitario che attaccano per errone i tessuti sani, in particolare la guaina mielinica delle cellule nervose. Si ipotizza che un’infezione da virus latenti (tipicamente il virus di  Epstein-Barr) possa attivare una risposta autoimmune secondaria incongrua. Nell’evoluzione della malattia entrano in gioco poi anche fattori genetici.

 

Studi e protocolli

Schiere di illustri neurologi e ricercatori in tutto il mondo si sono prodigati per comprendere meglio la malattia e sviluppare nuove terapie, tra le ricercatrici americane di punta, tuttora in piena attività, citiamo  Ellen Mowry,  del Johns Hopkins Multiple Sclerosis Center. La sua ricerca si concentra sulla comprensione della malattia, inclusi i fattori di rischio e le differenze di presentazione tra uomini e donne. Erin Longbrake è un’altra ricercatrice di primo piano, in forza alla Yale University, ha contribuito a studi sull’efficacia delle terapie modificanti la sclerosi multipla.

 

Una citazione doverosa merita la professoressa Rita Levi-Montalcini, nata a Torino il 22 aprile 1909 (mancata a Roma il 30 dicembre 2012) che ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della neurobiologia, è stata presidente onorario AISM, Associazione italiana sclerosi multipla, e Premio Nobel per la Medicina nel 1986. Ha condiviso questo prestigioso riconoscimento con il collega Stanley Cohen, biochimico statunitense. I due hanno legato i loro nomi alla scoperta del fattore di crescita dei nervi (NGF).

 

Prospettive

La ricerca sulla SM continua a progredire. Recentemente, si è scoperto che specifici sottogruppi di cellule B e T (cellule di memoria) svolgono un ruolo chiave nella patofisiologia della SM. Gli studi sulla interazione tra queste popolazioni cellulari potrebbe indicare la strada per sviluppare nuove opportunità di trattamento capaci di riequilibrare il sistema immunitario e controllare l’infiammazione.

 

In sintesi, la SM è una malattia complessa, multidisciplinare, e gli sforzi congiunti di molti esperti stanno aiutando a migliorare la diagnosi, il trattamento e la qualità della vita dei pazienti.

 

 

Sintomi

La sclerosi multipla “insorge a tutte le età, e le donne sono doppiamente colpite rispetto agli uomini” si legge nel sito del ministero. Inoltre, in base ai dati aggiornati al 2019 “circa 2,2 milioni di individui soffrono di sclerosi multipla a livello mondiale: 750.000 in Europa e più di 122.000 in Italia, dove questa condizione affligge una persona su 500. In Sardegna, la frequenza è aumentata, con un caso riscontrato ogni 250 persone”.

 

Terapie

Quaranta anni fa esistevano praticamente solo i boli di cortisone, all’inizio degli anni novanta del secolo scorso la grande novità dell’interferone, i pazienti giovani venivano sorteggiati per partecipare ai protocolli sperimentali. Grazie anche alla ricerca sostenuta in Italia da Aism, i reparti di neurologia possono contare oggi su un armamentario terapeutico che comprende una dozzina di molecole diverse, e possono così personalizzare i protocolli. Sempre meno persone finiscono sulla sedia a rotelle. I neurologi, alle luce delle evidenze, ora spingono molto sulla diagnosi precoce (prima si interviene meglio è). I trattamenti moderni sono particolarmente efficaci, e sono in grado il più delle volte di sbarrare la strada alle ricadute, spegnere le lesioni cerebrali riscontrabili alla risonanza e le conseguenti disabilità.

 

Finalità

La giornata dedicata alla sclerosi multipla è un’occasione importante di riflessione e sensibilizzazione. In questo contesto, molte strutture sanitarie e ospedaliere in Italia metteranno a disposizione vari servizi clinico-diagnostici e informativi a scopo dimostrativo, tra cui visite neurologiche, test strumentali, sessioni di consulenza, punti informativi, conferenze e distribuzione di materiale dedicato.