Chi rischia la carenza di vitamina D
Consigli per anziani e donne in gravidanza
Per chi vive in aree geografiche con poco sole o appartiene a gruppi a rischio, come gli anziani, le donne in gravidanza o le persone con pelle scura, la nutrizionista Marta Menelao suggerisce anche l'uso di integratori di vitamina D, dopo aver consultato un medico o un nutrizionista. La dose giornaliera consigliata varia generalmente tra 400 e 800 IU, ma in caso di carenze significative può essere necessario un dosaggio maggiore, stabilito da un professionista della salute. Gli integratori possono essere una soluzione pratica e sicura per chi non riesce a raggiungere i livelli ottimali di vitamina D solo attraverso la dieta e l'esposizione solare.
Alcuni gruppi di persone sono infatti più predisposti alla carenza di vitamina D, ed è importante che adottino misure preventive specifiche. Gli anziani, ad esempio, producono meno vitamina D a causa di una minore capacità della pelle di sintetizzarla con l'età, il che li espone a un rischio maggiore di carenze e di conseguenti problemi ossei. Anche le persone con pelle scura, a causa della maggiore quantità di melanina, possono avere difficoltà nella sintesi della vitamina D. Infine, per le alimentazione e i bambini piccoli, questa vitamina è cruciale per la salute delle ossa e lo sviluppo, e una carenza può influire negativamente sulla crescita.
La vitamina D è un valido alleato nel mantenimento dell'equilibrio psicologico durante l'inverno. Come sottolinea Menelao, livelli adeguati di questa vitamina aiutano a prevenire sintomi di stanchezza, irritabilità e tristezza, tipici del disturbo affettivo stagionale, favorendo invece il rilascio di serotonina, l'ormone del buonumore. Anche per questo, assicurarsi un buon apporto di vitamina D non significa solo proteggere ossa e sistema immunitario, ma anche affrontare l'inverno con uno spirito più sereno e positivo