Rosacea, come agisce la fitoterapia sui rash cutanei

Macchie, desquamazioni, arrossamenti, piccole ferite, brufoli e forte prurito sono soltanto alcuni dei numerosi effetti indesiderati della rosacea: una patologia cutanea che in Italia colpisce tra il 7 e l’8% della popolazione adulta, con le donne di mezza età come soggetti che più facilmente la possono sviluppare. Si tratta di una condizione molto fastidiosa che può avere sul paziente che ne soffre anche degli effetti psicologici molto negativi, anche perché si concentra soprattutto sul viso e dunque le sue conseguenze sono più difficili da nascondere.

 

La buona notizia è che il rash cutaneo e tutti gli importanti disagi ad esso collegati possono essere trattati – oltre che con dei farmaci ad hoc da assumere sotto prescrizione – anche con soluzioni più naturali, come nel caso della fitoterapia. A evidenziarlo sono state delle recenti ricerche pubblicate su News Medical Life & Science.

 

Rosacea: le cause e come curarla

 

Le cause della rosacea sono ancora poco chiare e l’unico segno distintivo alla base è l’infiammazione. L’imperativo è trattare tempestivamente quei segni, che interessano soprattutto naso, guance e palpebre. Si va dal flushing temporaneo della parte centrale del viso a forme persistenti. “L’eritema centro facciale – ha spiegato Giuseppe Monfrecola, professore universitario di chiara fama – interessa il naso, la parte alta degli zigomi, talvolta con una compartecipazione delle palpebre, con un arrossamento persistente e venuzze che si dilatano a causa del sole, del caldo e anche delle alterazioni degli stati emotivi. Cibi piccanti e alcol possono influire”.

 

Che le piante potessero avere degli effetti benefici a livello cutaneo, d’altra parte, si sa ormai da centinaia di anni: il principio dell’applicazione di prodotti non chimici sulla pelle per risolvere i fastidi della rosacea in questo senso non fa eccezione. Importante tenere in considerazione, in ogni caso, che per risolvere il problema alla radice sarà sempre fondamentale affidarsi alle mani esperte di un dermatologo.

 

Tè verde

 

Il tè verde è noto per le sue potenti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie sull’organismo. L’applicazione topica di estratti di tè verde può aiutare a ridurre l’infiammazione e il rossore associati alla rosacea. Alcuni studi suggeriscono che l’uso di creme a base di tè verde può dunque migliorare significativamente l’aspetto della pelle nelle persone affette da rosacea, anche in considerazione del fatto che (secondo alcune ricerche svolte in vitro) sono in grado di assorbire le dannose radiazioni UV.

 

Effetti simili al tè verde possono inoltre essere raggiunti dagli estratti di caffè: la caffeina può infatti inibire la senescenza correlata allo stress ossidativo e ai suoi meccanismi sottostanti.

 

Liquirizia

 

Molto utile in quest’ottica è anche la liquirizia, contenente in particolare un estratto, il licoflavone, che si è dimostrato importante per ridurre significativamente i segni di eritema, edema e prurito sulla pelle del viso se applicato per due settimane con una soluzione topica al 20%.

 

La liquirizia contiene inoltre un composto chiamato glicirrizina, noto per le sue proprietà antinfiammatorie e lenitive. Le lozioni e i gel a base di liquirizia possono quindi aiutare a ridurre il rossore e l’irritazione della pelle, senza contare che questa soluzione vegetale è altrettanto efficace nel migliorare la barriera cutanea e rende la pelle più resistente agli agenti irritanti esterni.

 

Avena

 

Un’altro alleato contro i fastidiosi sintomi della rosacea sono i preparati a base di avena, una pianta celebre per le sue proprietà calmanti e idratanti. Le lozioni a base di avena colloidale possono aiutare a lenire la pelle irritata, riducendo gradualmente il prurito e la secchezza. L’avena contiene inoltre avenantramidi, potenti polifenoli che hanno dimostrato di possedere a loro volta effetti antinfiammatori e antiossidanti.