Filler e botulino, scatta la moda del ringiovanimento precoce. La tendenza social che spopola tra la Gen Z
Sempre più giovani sotto i 30 anni ricorrono ai ritocchi della pelle, pensando di prevenire le rughe. Su TikTok spopola l’hashtag #botox
La Generazione Z sembra molto interessata alla cura della pelle e ai trattamenti anti-invecchiamento anche prima dei 30 anni. Sono tanti i giovani tardo-adolescenti o poco più che ventenni che fanno già ricorso al botulino e ai filler riempitivi per rincorrere un mito: restare giovani più a lungo.
Su TikTok, l'hashtag #botox ha registrato circa un milione e mezzo di post. Quasi un’ossessione, che non si limita ai social media. Secondo un sondaggio del 2022 condotto dall'American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, infatti, i chirurghi plastici facciali coinvolti nell’indagine hanno riscontrato un aumento di oltre il 70% (rispetto al 2019) del numero di pazienti under 30 che richiedono interventi di chirurgia estetica o iniezioni. Un fenomeno, noto anche come prejuvenation, che, secondo gli esperti, andrebbe arginato.
Una forma di ansia
Alcuni dermatologi interpellati dal giornale ‘Usa Today’ affermano che vent’anni sono un’età precoce per ricorrere al botox. Oltretutto, in quella fase della vita, le punturine anti-age potrebbero creare più problemi di quanti potrebbero risolvere o prevenire, come sperano tanti ragazzi e ragazze. “Nella maggior parte dei casi non è un intervento necessario ed è solo una vera fonte di ansia” ha spiegato la dermatologa Brooke Jeffy. “Spesso i pazienti giovani muovono il viso e non si vedono nemmeno rughe o altri segni del tempo, ma è proprio questo che li spaventa”. Gli Zedders cercano di giocare di anticipo.
Percorso lungo e costoso
La dermatologa americana ha anche sottolineato che molti giovani non sanno che il botox deve essere ripetuto regolarmente per mantenere i risultati. Gli effetti della tossina botulinica, infatti, durano solitamente tre o quattro mesi e poi andrebbero ripetuti, con ulteriori esborsi. “È un percorso molto lungo da affrontare quando si inizia a vent'anni” ha osservato ancora la dottoressa Jeffy. “C'è una sorta di malinteso tra alcuni dei miei pazienti, che credono di farlo una volta sola, in modo da togliersi il pensiero”. Non è così. Oltretutto, il botox può anche sortire l’effetto opposto su una pelle giovane e naturalmente distesa e levigata, soprattutto se viene utilizzato in modo eccessivo o in maniera errata, rischiando di far apparire un viso artefatto e appesantito, privo di espressioni.
Quan’è il momento giusto
Tendenzialmente, anche se si tratta di una strategia preventiva che in certi casi potrebbe essere utile, gli esperti tendono a non raccomandarla prima dei 30 o 40 anni, quando, cioè, rughe e zampe di gallina iniziano effettivamente a comparire. “Il momento giusto per fare il botox è quando si comincia davvero a vedere una linea leggera e fissa, cioè visibile anche quando il viso non è in movimento” ha concluso Jeffy.
Alternative naturali
Per mantenere una pelle sana senza ricorrere a trattamenti invasivi e prevenire l’invecchiamento, i dermatologi consigliano soluzioni naturali ed efficaci. Quotidianamente bisognerebbe applicare una crema solare quotidianamente protegge dai raggi UV. Occorre seguire una dieta ricca di frutta, verdura e alimenti con antiossidanti nutre la pelle dall’interno, bere almeno un paio di litri d’acqua o di liquidi senza zuccheri e utilizzare formule idratanti. L’attività fisica regolare migliora la circolazione, favorendo l’ossigenazione dei tessuti cutanei. È fondamentale anche un buon riposo notturno. Andrebbero evitati o comunque limitati il più possibile fumo e alcol.