Quanto dura la vacanza perfetta? La parola agli esperti

Otto giorni: secondo i ricercatori dell'Università di Tampere (Finlandia), è questa la durata ideale delle vacanze

di MARINA SANTIN
16 agosto 2024
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Tra chi aspetta tutto l’anno per regalarsi una lunga pausa e chi si concede tante piccole fughe, chi ha la ricetta per una vacanza davvero rigenerante. Rispondere “il più possibile” alla domanda “di quanti giorni di vacanza abbiamo realmente bisogno?” sarebbe un po’ scontato e nemmeno troppo veritiero. I risultati delle più recenti ricerche infatti, sembrano cancellare le nostre certezze.

 

Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Tampere, in Finlandia, e pubblicato sul ‘Journal of Happiness Studies‘, la durata ideale delle ferie, quella di cui si trae il massimo beneficio, è compresa tra sette e undici giorni. Se gli effetti positivi della vacanza si fanno sentire fin dal primo giorno, è necessario attendere fino all’ottavo per liberarsi completamente dalle responsabilità e dallo stress legato al lavoro e alla vita quotidiana. Trascorso questo tempo, i benefici cominciano a diminuire, calando rapidamente dopo l’undicesimo giorno e lasciando spazio alla noia e alla nostalgia di casa.

 

I livelli di benessere della vacanza

 

Per determinare l’apice dei benefici i ricercatori hanno analizzato le esperienze di un vasto gruppo di persone che hanno trascorso in vacanza tra i 15 e i 34 giorni consecutivi. Incrociando i livelli di benessere con la durata del soggiorno e le attività svolte si è scoperto che i primissimi giorni di ferie sono quelli in grado di regalare maggiori sensazioni positive con una curva che sale in modo significativo fino all’ottavo giorno. Per ricaricarsi e fare il pieno di energie, sarebbe quindi più sensato prendersi diverse settimane ripartite nel corso dell’anno piuttosto che concedersi una grande pausa in estate, un trend che sta raccogliendo sempre più consensi anche tra gli italiani.

 

La libertà di scegliere

 

Lo studio poi prende in considerazione anche un altro aspetto fondamentale delle vacanze , ovvero le attività che possono essere svolta durante i giorni liberi. È meglio fare una corsetta al mattino sulla spiaggia o godersi il relax sotto l’ombrellone? Dedicarsi all’acquagym o concedersi un aperitivo? Secondo i dati raccolti, non è il tipo di attività svolta a fare la differenza e ad avere un effetto diretto sul benessere, ma piuttosto la libertà di potere scegliere come trascorrere il proprio tempo. Scegliere cosa fare in base a come ci si sente o si ha voglia di fare – una passeggiata piuttosto dormire fino tardi – sembra essere la soluzione vincente per rientrare a casa davvero riposati e rigenerati.

 

Un consiglio: “Rispettare i propri ritmi”

 

Un altro elemento da tenere in considerazione, secondo la ricerca, è che se è vero che piccole fughe sono interessanti per ridurre l’ansia e lo stress, è fortemente sconsigliato modificare le proprie abitudini cronobiologiche. “È importante rispettare i propri ritmi, evitando di disturbare il sonno con notti molto brevi o troppo lunghe”, spiegano gli scienziati. Inoltre, per staccare veramente la spina, consigliano di esporsi il più spesso possibile alla luce naturale, di praticare attività fisica quotidianamente e di programmare un messaggio di assenza in modo da non sentirsi obbligati a controllare le tue e-mail.

 

Soddisfatte tutte queste condizioni, i benefici per il corpo e la mente sarebbero ottimali. Meglio non illudersi però. È dimostrato che gli effetti iniziano a scomparire già dal primo giorno di lavoro per poi svanire completamente dopo tre settimane al massimo. D’altra parte però, sempre secondo lo studio condotto dall’Università di Tampere, non prendersi una vacanza aumenterebbe il rischio di morte prematura.