Lo sapevi che esistono le ‘proteine della solitudine’? L’amicizia aiuta a stare in salute

Gli scienziati hanno evidenziato che le relazioni sociali serene aiutano a prevenire le malattie. Al contrario, chi è solo si ammala di più. Ora la scienza ha scoperto perché

di Redazione Salus
21 febbraio 2025
Le amicizie sono importanti per la nostra salute

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L’amicizia è certamente un sentimento affettuoso che lega le persone, ma è anche una naturale ‘medicina per il benessere’. A confermarlo è uno studio condotto dalle università di Cambridge e Fudan, pubblicato su ‘Nature Human Behaviour’, che evidenzia come le relazioni sociali abbiano un effetto protettivo sulla nostra salute, riducendo il rischio di malattie e aumentando le probabilità di una vita lunga e in buona forma. Gli amici non sono solo compagni di vita, ma veri alleati della salute.

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Più compagnia, più difese immunitarie

Secondo la ricerca, le persone che vivono in solitudine e trascorrono poco tempo con amici e familiari presentano livelli più elevati di proteine legate allo stress, al colesterolo alto e alla resistenza insulinica. Questi fattori aumentano il rischio di patologie cardiovascolari, diabete e persino tumori. I

l fenomeno che si verifica è legato alla produzione delle cosiddette ‘proteine della solitudine’, responsabili di un peggioramento generale dello stato di salute e di una maggiore probabilità di morte prematura. Al contrario, chi gode di una rete sociale solida – che si tratti di amici o familiari – mostra un’incidenza minore di malattie cardiovascolari, ictus e diabete, oltre a un sistema immunitario più forte, capace di difendere l’organismo dalle infezioni.

Proteine e infiammazioni

Molte delle cosiddette “proteine della solitudine” sono coinvolte nei processi infiammatori, nella risposta immunitaria e nello sviluppo di malattie croniche. Tra queste, la proteina Adm si è rivelata particolarmente significativa.

Nota per il suo ruolo nella regolazione degli ormoni dello stress e dell’ossitocina – il cosiddetto ormone dell’amore –, Adm è stata associata a una riduzione del volume di alcune aree cerebrali cruciali per le emozioni e la socialità, oltre che a un aumento del rischio di morte precoce. Un’altra proteina, Asgr1, è invece correlata a livelli elevati di colesterolo e a un maggior rischio di malattie cardiovascolari.

La nuova spiegazione

“Sappiamo che l'isolamento sociale e la solitudine sono collegati a una salute peggiore, ma non abbiamo mai compreso il perché”, ha spiegato il dottor Chun Shen del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche dell'Università di Cambridge e dell'Istituto di Scienza e Tecnologia per l'Intelligenza Ispirata al Cervello dell'Università Fudan.

“Quest’ultimo lavoro, ora, evidenzia un numero di proteine che sembrano giocare un ruolo fondamentale in questa relazione, con livelli di alcune proteine in particolare che aumentano come conseguenza diretta della solitudine”.

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale

Ha commentato il professor Jianfeng Feng dell'Università di Warwick: “Le proteine che abbiamo identificato ci offrono indizi sulla biologia che sottende la cattiva salute tra le persone socialmente isolate o sole, evidenziando perché le relazioni sociali siano così importanti per mantenerci in salute”.

Ha aggiunto lo specialista: “Ci sono più di 100.000 proteine e molte loro varianti nel corpo umano. L'intelligenza artificiale e la proteomica ad alta capacità (tecniche e metodologie di una branca della biologia che permettono di analizzare un grande numero di proteine simultaneamente, in modo rapido ed efficiente, ndr) possono aiutarci a individuare alcune proteine chiave nella prevenzione, diagnosi, trattamento e prognosi di molte malattie umane, rivoluzionando la visione tradizionale della salute umana”.