Parkinson, ecco come la biodanza migliora la vita dei pazienti
A Lignano Sabbiadoro si celebra il centenario della nascita di Rolando Toro Araneda, padre di questa disciplina. Benefici anche sul welfare aziendale
“La biodanza offre significativi benefici per la salute fisica e mentale. È un metodo rivoluzionario che ha trasformato la vita di molte persone in tutto il mondo”. A spiegarlo sono gli organizzatori dell’11esimo Congresso mondiale di Biodanza, che si terrà dal 13 al 16 giugno a Lignano Sabbiadoro (Udine).
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che la biodanza può migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da Parkinson. “Il primo beneficio è il miglioramento della mobilità, conseguito attraverso il movimento ed esercizi mirati, che riducono la rigidità muscolare e aumentano la coordinazione e l’equilibrio. Riducendo ansia e depressione, la Biodanza fornisce un ambiente sicuro per l’espressione delle emozioni e garantisce un maggiore benessere emotivo”, spiega Tiziana Coda-Zabet, presidente di Rete Scuole IBFed Biodanza Italia.
Il Congresso
L’evento commemorerà i 100 anni dalla nascita di Rolando Toro Araneda, l’insegnante cileno che tra il 1968 e il 1973 sviluppò la teoria di Biodanza, all’epoca chiamata Psicodanza. Toro Araneda applicò il suo metodo nell’Ospedale Psichiatrico di Santiago e nell’Istituto di Estetica dell’Università Cattolica del Cile, ottenendo ottimo risultati sui pazienti. Si tratta di una disciplina che “integra musica, movimento e interazioni sociali, promuovendo un equilibrio ottimale tra corpo e mente”.
“Il congresso mondiale di biodanza – continua Tiziana Coda-Zabet – sarà un’occasione unica per unirci come comunità globale e celebrare il potere trasformativo di questa disciplina. Crediamo fermamente che questo evento offrirà a ciascun partecipante l’opportunità di sperimentare la gioia, la creatività e la profondità che la biodanza può portare nella propria vita”, spiega Tiziana Coda-Zabet, presidente di Rete Scuole IBFed Biodanza Italia.
L’approccio scientifico
“La pratica regolare di questa disciplina – dicono i formatori – migliora la qualità della vita dei partecipanti, con effetti positivi sia sulla salute fisica che mentale. Gli studi evidenziano come l’attività fisica regolare, integrata con un contesto sociale positivo, possa migliorare la resilienza psicologica e la plasticità neuronale, contribuendo alla prevenzione di malattie croniche e al miglioramento delle capacità cognitive e della regolazione emotiva”.
Benessere sul lavoro
In ambito aziendale, la diodanza è riconosciuta come uno strumento efficace per il benessere dei dipendenti. Le sessioni di biodanza, sempre più al centro dei piani di welfare delle organizzazioni, offrono un metodo per rilassarsi e gestire meglio lo stress lavorativo. “Favorendo la creazione di legami più forti e una migliore comunicazione tra colleghi, la disciplina garantisce un miglioramento delle relazioni interpersonali. Anche l’efficienza lavorativa subisce dei sensibili miglioramenti, che garantiscono un aumento della produttività a partire da un ambiente più armonioso e collaborativo”, concludono i promotori del Congresso mondiale, patrocinato dall’International Biodanza Federation (IBFed) e organizzato dalla Rete Italiana delle Scuole di Formazione Insegnanti di Biodanza.